Ho iniziato a leggerlo perché cercavo qualcosa di leggero, ma giunta a pag. 255 mi rendo conto che è… troppo leggero.
Capisco la ripresa dello stile in prima persona (spesso epistolare) del Dracula di Stoker, ma l’andamento tra passato e presente a zig zag tra i colpi di scena, alla fine mi stanca.
Quando compare un personaggio si capisce subito se è sospetto oppure no, e di personaggi ne compaiono tanti.
La ricerca tra gli archivi europei si fa lunga, e si intuisce che il lapsus di Barley sul rettore James è qualcosa che conta ai fini della storia ma che non ti riveleranno fino al momento giusto.
Capisco il tributo a Bram Stoker, ma non ci sono più lettori dell’Ottocento. A meno che il pubblico a cui si rivolge la Kostova non sia di una ben definita fascia d’età (diciamo: sotto i 20?).
Sospeso a pag. 255 su 668.