“Il discorso amoroso”, saggio di Federico de Roberto – recensione di Rosario Tomarchio

Creato il 06 febbraio 2013 da Alessiamocci

Il discorso amoroso” di Federico de Roberto pubblicato da Rosario Castelli con la collaborazione del docente Universitario Antonio Di Grado nel settembre del 2012, per la casa editrice Bonanno Editore.

È un viaggio letterario nella vita dello scrittore catanese de Roberto, ma in modo più particolare nei personaggi della triade Uzeda: L’Illusione, I Vicerè e L’Imperio.

Otto capitoli (Una vita, Da Milazzo a Catania, L’officina delle novelle, Teresa e le sue sorelle, Il romanzo di Consalvo: fenomenologia dell’uomo forte, Amori senza amore, Variazioni sul tema eterno: antiromanticismo e misoginia, Il ventriloquo in redingonte), in cui l’autore indaga con metodo scientifico le vicende personali e i problemi di carattere psicologico che ha vissuto de Roberto e come tali atteggiamenti influenzeranno le viete che popolano i romanzi dello scrittore catanese.

Il saggio si apre infatti con il capitolo “Una vita”, qui viene raccontata brevemente la vita di de Roberto. Partendo dalle vicende che portarono la sua famiglia a stabilirsi a Catania.

Il padre era un funzionario del regno borbonico, la madre una nobile di Trapani e come le tragedie famigliari la perdita del padre e di altri lutti famigliari, hanno sconvolto l’esistenza del giovane scrittore.

Non solo cronica della vita e delle opere letterarie dello scrittore siciliano, ma un’analisi dettagliata per ribadire e per affermare ancora una volta che lo scrittore catanese non è stato solo uno scrittore verista, come è stato dipinto dalla critica letteraria, ma una riscoperta del genio creativo che ha prodotto opere di vario genere.

A una analisi approfondita del testo, si presentano molto interessanti quarto e quinto del saggio: Teresa e le sue sorelle, Il romanzo di Consalvo fenologia dell’uomo forte. Teresa è la protagonista femminile del romanzo L’Illusione e mentre Consalvo è il protagonista dei successivi romanzi di de Roberto I Vicerè e L’impero.

Consalvo nella realtà si può rintracciare nella figura del nobile catanese Antonino di Sangiuliano, nobile e politico contemporaneo del scrittore siciliano.

Castelli nel capitolo Teresa e le sue sorelle fa un paragone tra lei personaggio robertiano, con i personaggi femminili che in un certo senso hanno condiviso con lei vicende amorosi, psicologici, e tragica fine. Un modello su tutte con la quale si confronta Emma Bovary.

Qui Castelli non solo ci offre un confronto accurato tra la protagonista del romanzo di de Roberto con le altre figure femminili da cui lo stesso de Roberto ha preso spunto, ma mette in luce quei problemi di nevrosi vive e che espone pubblicamente attraverso i suoi romanzi e le vite dei loro personaggi.

Rosario Castelli è ricercatore di Letteratura italiana presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche degli Studi di Catania e si è occupato prevalentemente di autori siciliani tra Ottocento e Novecento e in particolar modo di Verga, Pirandello, Brancati, Quasimodo e Sciascia.

Written by Rosario Tomarchio

rosariotomarchio110@gmail.com


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