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Il dolore di Cristo nella storia dell'arte

Creato il 13 giugno 2014 da Artesplorando @artesplorando

Il dolore di Cristo nella storia dell'arte

Giotto, compianto su Cristo morto

Oggi volevo parlare di un tema ricorrente nella storia dell'arte. La raffigurazione del dolore di Cristo.
Certo è che religione e arte, sopratutto in passato, sono state legate da un filo doppio. Molti dei capolavori che oggi ammiriamo sono stati commissionati dalla Chiesa e gli artisti stessi hanno attinto dagli episodi e dai personaggi dei testi sacri. Primo fra tutti, ovviamente, Cristo. E la rappresentazione della Passione mi stuzzica in modo particolare perchè trovo che abbia dovuto far coniugare agli artisti ciò che viene definito "bello" e ciò che invece è ritenuto "brutto".Una cosa che capirono gli artisti è che non si può raffigurare il Cristo flagellato, coronato di spine, crocifisso, agonizzante nelle forme della "bellezza greca"( ritenuta il top!).Ma procediamo con ordine: l'arte paleocristiana si era limitata ad un'immagine piuttosto idealizzata del Buon Pastore. La crocifissione non era ritenuto un tema accettabile e lo si evocava al massimo attraverso il simbolo astratto della croce. Forse questa resistenza a voler rappresentare Cristo dolorante era dovuta alle controversie teologiche contro chi voleva affermarne la sola natura umana negando quella divina.Comunque sia, è solo nei secoli del Medioevo più maturo che si riconosce nell'uomo in croce un uomo vero, battuto, insanguinato, sfigurato dal dolore. E da allora si celebra, attraverso la crocifissione e la passione di Cristo, la sua umana sofferenza. Nel Compianto su Cristo morto dipinto da Giotto per la cappella degli Scrovegni tutti i personaggi della scena piangono e suggeriscono al fedele sentimenti di compassione per qualcuno.In questo modo l'immagine di Cristo sofferente passerà anche alla cultura rinascimentale e barocca in un crescendo continuo, dove l'insistenza sul volto e sul corpo divino tormentato dai patimenti giocherà ai limiti della compiacenza e dell'ambiguità, come avviene con il Cristo sanguinolento de La passione cinematografica di Mel Gibson.Ma gli artisti non si fermeranno alla semplice rappresentazione di Cristo. Ma spesso ci mostreranno i persecutori, dalle fattezze rozze, volgari, intenti a procurare dolore a Gesù. Immagini spesso lontane da ciò che si potrebbe universalmente definire bello!

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