Il dopo Servizio Pubblico

Creato il 12 gennaio 2013 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Reazioni a catena alla trasmissione di  Michele Santoro, Servizio Pubblico. Quello che per me è stata la conferma di un rudere degli anni ’90,  non in grado di reggere il difficile momento storico italiano, per altri, al contrario,  è stata una performance che consente al Cavaliere di rimontare in sella al quadro politico elettorale. Se ne parla un po’ ovunque, l’eco del boom di ascolti non si è ancora placato, degno della finale di San Remo o di un mondiale di calcio e a maggior ragione in casa La7 si fa il bilancio dell’evento che ha rappresentato il record assoluto di ascolti. È stato un grande spettacolo e pare, abbia vinto il Cavaliere. Una grande rimonta di Silvio Berlusconi ma, per me resta la riprova che i contenuti spiattellati a memoria non sono nulla di nuovo, rimane un grande imbonitore che sa reggere la scena. È innegabile però che oltre allo spettacolo, il duello Santoro-Berlusconi sia  diventato un fatto politico che coinvolge parte degli italiani, con speranza o con timore che vivono il suo ritorno. L’appeal della sfida tra titani sulla 7 ha indubbiamente mostrato un Silvio vitale, tonico e combattivo che gli garantisce ancora un ruolo da protagonista in questa campagan elettorale. Berlusconi ora, ringalluzzito dal risultato mediatico, non intende certo fermarsi qui.  Dopo aver sgominato il clan Santoro, il prossimo “nemico” da battere è senza dubbio il leader del Pd Pierluigi Bersani.

Berlusconi non è certo nuovo alle imprese epiche e Servizio Pubblico è stato un trampolino di rilancio, il luogo di un grande evento politico che lascia uno strascico di interrogativi. In tanti accusano Santoro di essere stato  “molle”, di aver lasciato troppo spazio al matador Silvio che voleva dire la sua, ovvero un invito molto semplice: “votate tutti per me che è la cosa migliore” altrimenti il rischio è di avere in casa i comunisti e ancora anni di lacrime e sangue. Certo è che il Cavaliere sembra essere tornato quello di una volta con uno spirito da rimonta che non lascia dubbi. Ha sempre voluto essere un vincente  e  sul palcoscenico televisivo si è trasformato in un fiume in piena. Ma dietro la facciata, traballa, ne esce imbarazzato, smentito dalle sue stesse parole, teso e fischiato ripetutamente dal pubblico.

Momenti tesi,  non sono mancate prese di posizioni dure e ad alta voce, e momenti leggeri, con battute e risatine.  Il Cavaliere chiede il consenso del pubblico ma, riceve pochissimi applausi. Chi si aspettava un massacro ne esce deluso. A mio avviso i due si sono annusati, sfidati, provocati, senza insulti, tra battute e punture di spillo, senza grandi risse verbali, per non “scadere” in una trasmissione urlata, eccezzion fatta per il gran finale all’attacco contro Travaglio, e ha confermato che Berlusconi esagera anche sulle sceneggiate come quella dello spolvero della sedia occupata in precedenza da Travaglio.

Marcello Sorgi della Stampa: ” I risultati di Servizio Pubblico ci dicono tre cose, uno straordinario riconoscimento del pubblico a due grandi uomini di spettacolo che se nè sono dette e fatte di tutti i colori. Il secondo dato è politico, Berlusconi ha davanti a sé una prateria più larga di quello che si poteva immaginare che consente di prevedere una rimonta più forte del previsto. Il terzo dato riguarda Bersani, che si era scelto Monti, perché considerava Berlusconi bollito, dopo quello che è successo,  forse farebbe bene a ricredersi”.  Antonio Padellaro del Fatto quotidiano : ” Dopo l’editto pubblico con il quale aveva cacciato dalla televisione pubblica, Biagi, Santoro, Travaglio e Luttazzi, Silvio Berlusconi ha dovuto chiedere ospitalità proprio a Michele Santoro per avere una platea che ascoltasse quelo che aveva da dire. È stato un ritorno a Canossa, ma certamente con un  risultato eccezzionale, ha guadagnato voti con questo intervemto? Difficile dirlo, sicuramente ha detto ai suoi avversari che io ci sono e sono ancora in grado di dare fastidio”.

E i numeri parlano chiaro.  A seguire la sfida di “Servizio pubblico”  sono stati 8.670.000 spettatori, un record assoluto per La7, pari al 33,58% di share. Molto meglio di quanto fece sulla stessa rete il tandem Fazio-Saviano. Ma anche molto, molto meglio di quanto, durante e dopo la trasmissione di Santoro, ha fatto registrare l’ospitata di Bersani da Vespa.

La strada di Berlusconi, però, è ancora in salita.


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