Erano le 11.00 di un giovedì allo Spitalfields Market e come ogni giovedì i giovani stilisti esponevano le loro creazioni al Fashion Market. Ann aveva dato appuntamento al figlio lì, perché si doveva scegliere il vestito per le nozze. Con il suo tailleur giallo, i guanti di pizzo e il cappellino in tinta, spiccava come un limone in quella odissea di colori e di abiti incomprensibili. Frank la trovò che guardava una casacca lunga, sformata ,verde acido con un colletto alla coreana color fucsia.
“ Cosa guardi mamma?” disse Frank alle spalle della donna.
Ann ebbe un sussulto “Ma vuoi ammazzarmi?” poi fece una pausa troppo breve perché Frank potesse replicare “Sto cercando il mio vestito da sposa, questo ad esempio non è male!”
“No è semplicemente osceno… E poi tu indossi sempre i tailleur…”
“E seguiterò a farlo… vorrei una cosa eccentrica solo per quel giorno…”
“Quel giorno non arriverà, mamma. E’ una follia non lo capisci?”
“E’ una follia che vuoi intrometterti nella mia vita… E se sei venuto per dirmi questo puoi anche sparire!”
Mr Frank rimase lì, fisso immobile a vedere la madre acquistare quell’abito e poi tornare da lui e ripetergli “Sparisci Franky!”
Ore 9.00 di un martedì inusuale.
Lennox uscì come tutte le mattine per la sua corsa mattutina. Frank era nella sua mini e appena lo vide lo seguì fino al parco. Aveva studiato l’incontro da giorni, sapeva esattamente le tappe di Lennox e non gli fu difficile farsi trovare vicino all’uscita nel punto esatto dove Lennox si fermava per fare le ultime flessioni.
“Ciao Lenny come butta?” cercò un linguaggio giovanilistico, ma quelle parole nella sua bocca risuonarono false.
“Alla grande, Franky, sto proprio alla grande… Come mai da queste parti?”
Al viso di Mr. Frank il sangue gli affluì alle guance e non potè placare la sua ira. “Perché mia madre? Perché? Sei un rifiuto della società, un saprofita, un arrivista, un succhiasoldi… ”
Lennox mantenne la calma “No, sono un giocatore di pallacanestro… e non ho bisogno di succhiare soldi a nessuno, ne guadagno molti più di lei, caro Dottore!”
Mr. Frank sbigottito ora non ce l’aveva più con Lennox. La sua stava diventando una guerra senza confini “Con la differenza che io salvo vite umane e tu butti la palla in un cesto… E’ lurida questa società e tu sei un rifiuto del sistema! E ti ordino di andare immediatamente a casa, di prendere le tue quattro cose e di sparire per sempre da me e dalla vita di mia madre”
Lennox si fece una risata “Se hai finito il teatro, io me ne andrei a casa, abbiamo i preparativi per il matrimonio. Buona giornata, Dottore!”
Mr Frank si sentiva ridicolo, quel ragazzino era riuscito a destabilizzarlo. Questa volta l’infarto gli sarebbe venuto sicuramente.