Domenica 30 Gennaio 2011 14:31 Scritto da filippo
Madre Natura gli ha fornito denti forti e aguzzi, una fornace interna per la produzione di fuoco e getti di vapore incandescente, unghioni retrattili sulle zampe muscolose, una coda con terminale tipo ascia a due lame, una cresta ossea con affilatissime lame antiassalto da tergo, ali possenti capaci di sollevare il suo corpo pesantissimo.
Malgrado questi potenti mezzi di difesa vive nell’angoscia di essere attaccato da qualche cavaliere “Giorgio” di arcinota memoria. Vorrebbe fare amicizia con la gente del popolo, ma viene additato come il coacervo di tutti i mali. Odia quel fuoco fastidioso che fuoriesce dalle sue fauci lasciando un terribile fetore di zolfo e idrogeno solforato. Odia il suo ventre gonfio a causa dei pasti irregolari e troppo ricchi di carboidrati e fibre. Odia la solitudine, le caverne squallide dove è costretto a rifugiarsi, la mancanza di contatti con gli umani,sempre pronti a offendere e mai a comprendere.
Vorrebbe volare alto nel cielo, agitando le grandi, possenti ali che però la gente del contado vede come enormi e minacciose ali di pipistrello o addirittura di vampiro. Dal basso arrivano dardi,frecce e missili gotici. Nessuno gli vuol parlare, nessuno pensa che possa dissertare di filosofia, di etica o di estetica, perché il suo aspetto è mostruoso. Punto.
La vita dei draghi è tremenda: sempre all’erta, con pochi mezzi di sostentamento, costretti ad una dieta vegetariana perché i contadini difendono a spada tratta le mucche, le capre, i maiali che potrebbero invero allietare la mensa, cotti a puntino con il barbecue che la natura ha fornito completo di carburante. Capite perché il drago di Federico si circonda di colori e volute capricciose? Per nascondersi dagli uomini che sono di una crudeltà non paragonabile a quella di qualsivoglia animale.
Si illude, il drago,che i giochi di colore che lancia nel cielo, possano ingannare gli umani e nascondere la sua paura, tanto da consentirgli di fare qualche capatina nei frutteti abbandonati dai contadini per mancanza di mano d’opera da pagare sottocosto.
Per fortuna il drago ha un amico! Un piccolo cucciolo di uomo, troppo intelligente per evitare le storie sui draghi e troppo vivace per ascoltare i consigli degli anziani. Si chiama Federico, il cucciolo, talvolta si inerpica fino alla spelonca per lasciare qualche boccone di carne grassa che non gli piace, ma che fa la felicità del suo gigantesco amico. In cuor suo spera un giorno di salire tra le ali nervate e volare alto nel cielo insieme al grasso, tenerissimo,immenso amico.
NdA: La fiaba che nasce come commento ad un mio quadro scaturito dal disegno di un mio nipotino, invaghito dei favolosi draghi di Avatar