Il genocidio, che secondo le Nazioni Unite sono "gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso", è un crimine non insolito, purtroppo, per il genere umano, e che è definito giuridicamente come un "crimine contro l'umanità" e per questo giudicato da un Tribunale Internazionale (è avvenuto anche per il Ruanda).Nonostante il termine sia stato "coniato" durante la seconda guerra mondiale in riferimento al più noto dei genocidi (l'olocausto) la pratica di sterminare intere popolazioni ha origini più antiche e purtroppo meno conosciute o universalmente accettate come tali. Le popolazioni natie del Sud-America e del Nord-America vennero letteralmente sterminate o relegate in riserve. Eppure nessuno si prese la briga di giudicare coloro i quali diedero origine al primo genocidio programmato (ironia della sorte, gli stessi che pochi anni dopo giudicarono - in qualità evidentemente di esperti - l'atroce genocidio dei tedeschi).Così come passò quasi inosservato (e' stato riconosciuto come tale solo nell'ultimo decennio) il genocidio che i tedeschi fecero nei confronti del popolo Herero nell'Africa Sud-Occidentale agli inizio del 1900 (che di fatto fu una prova generale di quanto avvenne quaranta anni dopo), che sebbene "contenuto" nei numeri, decimò oltre la metà di quella popolazione.E ancora, il genocidio contro gli Armeni durante l'Impero Ottomano che tra la fine del 1800 e soprattutto nel periodo della prima guerra mondiale portò alla morte oltre 2 milioni di persone. E ancora la repressione stalinista nell'Unione Sovietica dove milioni di persone perirono nei Gulag (campi di lavoro collettivo).Ma anche dopo la seconda guerra mondiale, quando crebbe la consapevolezza e la coscienza collettiva sull'uso indiscriminato (e gratuito) della violenza contro un popolo o una razza, i genocidi non sono mancati, anzi. Alcuni sono stati quasi ignorati e perfino tenuti "nascosti", con altri si è cercato di trovare fantasiose spiegazioni socio-politiche ed altri ancora sono stati perfino negati.Dalla Cina a Zanzibar, dalla Nigeria durante la guerra del Biafra al Bangladesh, dalla Cambogia dei Khmer Rossi a Timor Est e fino alle ex-repubbliche sovietiche, il tentativo, e non solo, di sterminare intere popolazioni ha accompagnato tristemente la storia dell'umanità.Poi vi sono stati la Bosnia e il Ruanda e infine il Darfur.Certo quello che accadde in Ruanda, una vera e propria mattanza perchè effettuata a colpi di machete, con lo stupro di massa e con la mutilazione, in solo 100 giorni risulta perfino difficile da credere. L'uomo capace di gesti di straordinaria dolcezza e bellezza è lo stesso che è capace di atrocità che solo ad immaginare fanno inorridire.
Magazine Solidarietà
Il genocidio, che secondo le Nazioni Unite sono "gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso", è un crimine non insolito, purtroppo, per il genere umano, e che è definito giuridicamente come un "crimine contro l'umanità" e per questo giudicato da un Tribunale Internazionale (è avvenuto anche per il Ruanda).Nonostante il termine sia stato "coniato" durante la seconda guerra mondiale in riferimento al più noto dei genocidi (l'olocausto) la pratica di sterminare intere popolazioni ha origini più antiche e purtroppo meno conosciute o universalmente accettate come tali. Le popolazioni natie del Sud-America e del Nord-America vennero letteralmente sterminate o relegate in riserve. Eppure nessuno si prese la briga di giudicare coloro i quali diedero origine al primo genocidio programmato (ironia della sorte, gli stessi che pochi anni dopo giudicarono - in qualità evidentemente di esperti - l'atroce genocidio dei tedeschi).Così come passò quasi inosservato (e' stato riconosciuto come tale solo nell'ultimo decennio) il genocidio che i tedeschi fecero nei confronti del popolo Herero nell'Africa Sud-Occidentale agli inizio del 1900 (che di fatto fu una prova generale di quanto avvenne quaranta anni dopo), che sebbene "contenuto" nei numeri, decimò oltre la metà di quella popolazione.E ancora, il genocidio contro gli Armeni durante l'Impero Ottomano che tra la fine del 1800 e soprattutto nel periodo della prima guerra mondiale portò alla morte oltre 2 milioni di persone. E ancora la repressione stalinista nell'Unione Sovietica dove milioni di persone perirono nei Gulag (campi di lavoro collettivo).Ma anche dopo la seconda guerra mondiale, quando crebbe la consapevolezza e la coscienza collettiva sull'uso indiscriminato (e gratuito) della violenza contro un popolo o una razza, i genocidi non sono mancati, anzi. Alcuni sono stati quasi ignorati e perfino tenuti "nascosti", con altri si è cercato di trovare fantasiose spiegazioni socio-politiche ed altri ancora sono stati perfino negati.Dalla Cina a Zanzibar, dalla Nigeria durante la guerra del Biafra al Bangladesh, dalla Cambogia dei Khmer Rossi a Timor Est e fino alle ex-repubbliche sovietiche, il tentativo, e non solo, di sterminare intere popolazioni ha accompagnato tristemente la storia dell'umanità.Poi vi sono stati la Bosnia e il Ruanda e infine il Darfur.Certo quello che accadde in Ruanda, una vera e propria mattanza perchè effettuata a colpi di machete, con lo stupro di massa e con la mutilazione, in solo 100 giorni risulta perfino difficile da credere. L'uomo capace di gesti di straordinaria dolcezza e bellezza è lo stesso che è capace di atrocità che solo ad immaginare fanno inorridire.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Tanzania / Referendum per la bozza della nuova Costituzione
Sarà sottoposto a referendum, il progetto di nuova Costituzione approvato la settimana scorsa: lo ha annunciato il presidente Jakaya Kikwete, senza fornire... Leggere il seguito
Da Marianna06
AFRICA, SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ -
Tanzania /I vescovi chiedono ai politici una Costituzione rispettosa delle...
La stesura di una Costituzione fondata sul rispetto e l’accettazione delle differenze è “un dovere che non va sacrificato agli scontri politici”. E’ quanto... Leggere il seguito
Da Marianna06
AFRICA, SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ -
Tanzania / A Zanzibar ucciso un imam di posizioni moderate
È “caccia all’uomo” nell’isola di Zanzibar per arrestare i responsabili di un attentato dinamitardo che venerdì sera ha causato la morte di un imam. La notizia... Leggere il seguito
Da Marianna06
AFRICA, SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ -
Dar es Salaam (Tanzania) /La proposta turistica inusuale di Mejah Mbuya
Comincia al New Hotel Africa, l’albergo dove si ritrovavano i dirigenti anti-colonialisti, e prosegue al ristorante New Zahir, dove Che Guevara pianificò una... Leggere il seguito
Da Marianna06
AFRICA, SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ -
Zanzibar /Non è solo integralismo islamico ma anche musica e cultura swahili
Taarab, rumba, hip hop, fusion, afro-jazz, tribale. Ritmi e stili che da ieri sera stanno facendo vibrare Stone Town, l’antica città di Zanzibar, isola... Leggere il seguito
Da Marianna06
AFRICA, SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ -
Zanzibar /I pericoli dell'integralismo religioso
Per i cristiani in Tanzania e, in particolare a Zanzibar, crescono di questi tempi i pericoli.Cosa che finora non era mai stata. E lo confermano le statistiche... Leggere il seguito
Da Marianna06
AFRICA, SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ






