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Il drone sottomarino attaccato dallo squalo bianco

Creato il 14 gennaio 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Dalle riprese del drone lo squalo bianco arriva dal basso, approfitta dell’oscurità degli abissi e una volta nel suo mirino è impossibile sfuggirgli

E’ uno dei predatori più temuti di sempre. Oggi, grazie a incredibili strumenti tecnologici siamo in grado di capire sempre meglio i suoi processi d’azione.

E’ un animale metodico, che prepara i suoi agguati da lontano, dalla profondità dell’oceano, e attacca dal basso, sfruttando il buio come fattore sorpresa e non lasciando margine di scampo alle sue prede.

I biologi marini della Woods Hole Oceanographic Institution hanno tratto uste conclusioni in seguito alle prime osservazioni subacquee degli squali bianchi, ottenute grazie ad un drone sottomarino che nel tempo di immersione è stato attaccato nove volte da ben quattro esemplari diversi.

Si chiama Remus SharkCam, ed è un veicolo autonomo sottomarino protagonista di una spedizione scientifica già nel 2013, nelle acque del Messico dell’isola di Guadalupe. I filmati diventarono immediatamente virali in rete e tutti rimasero esterrefatti dalle movenze e delle strategie di attacco degli squali.

Attualmente non è possibile vedere le riprese dell’ultima spedizione, ma saranno visibili quest’estate in una nuova puntata di SharkWeek, in onda su Discovery Channel.

Photo credit: travelbagltd via Foter.com / CC BY

Photo credit: travelbagltd via Foter.com / CC BY

L’ultimo numero del Journal Fish Biology mette in risalto gli enormi passi avanti svolti  dalla scienza. Nell’ultima spedizione sono state raccolte ben 13 ore di video dal drone sottomarino ed è stato possibile monitorare 4 squali per sei giorni consecutivi. Il drone ha anche registrato incontri ravvicinati con altri esemplari, talvolta conditi da attacchi a sorpresa.

E’ proprio grazie a queste immagini che gli scienziati hanno avuto la possibilità di ampliare il bagaglio conoscitivo su questa specie e sui loro metodi di attacco al di sotto della superficie marina. Approfittano della perfetta visibilità delle acque di Guadalupe per puntare le prede e poi nascondersi per riattaccare dal basso in maniera totalmente inaspettata e con un impatto violento da non lasciare vie di fuga alle vittime.

Secondo l’ingegnere Amy Kukulya:

“Questo drone sottomarino è al momento l’unico metodo per avere immagini dei grandi squali bianchi negli abissi in oceano aperto. Non solo possiamo sapere cosa stanno facendo, ma anche dove sono e raccogliere dati sul loro habitat”

S.C.

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