Su Dell’Utri, pseudo mafioso se ne sono dette tante: l’ultima in ordine di tempo è quella di una fuga prima della sentenza che lo vorrebbe condannato in concorso esterno in associazione mafiosa.
Secondo la stampa, per evitare la condanna sarebbe fuggito in Libano, dove è stato fermato in un lussuoso albergo di Beirut e portato in stato di fermo alla locale polizia.
Ammesso e non concesso che fosse vera la notizia della fuga, solo uno stolto userebbe la propria carta di credito per pagare albergo e voli, altrettanto uno stolto si rifugerebbe in paese dove esiste l’estradizione verso l’Italia (se scappo e mi prendono vorrei che non riportassero nelle patrie galere…), ma sopratutto se sto scappando non faccio il biglietto di ritorno verso l’Italia.
Se volessi scappare per non dare nell’occhio magari userei un documento falso o quello del mio fratello gemello, e non mi porterei dietro il mio cellulare, facilmente rintracciabile.
Probabilmente il viaggio era effettivamente per curarsi, o magari voleva solo concedersi una vacanza prima di una possibile carcerazione, o forse ancora effettivamente era stato mandato da Berlusconi (che al momento è privo di passaporto) a Beirut per sostenere la campagna politica di un candidato locale.
Ad ogni modo se voleva veramente scappare lo avrebbe fatto senza lasciare tutte queste tracce e sopratutto evitando le mosse che ha fatto, pertanto la storia pare rivelarsi la solita bufala giornalistica che fa tanta notizia, ma con poca sostanza…
Brian Boitano (redattore)