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Il “fanatismo estremista” di Dawkins e “le asinate” di Odifreddi…

Creato il 17 gennaio 2013 da Uccronline

Odifreddi e DawkinsA 83 anni è entrato nell’olimpo della scienza grazie alla scoperta del bosone che porta il suo nome, si chiama Peter Higgs

Il fisico inglese è certamente consapevole del fatto che una parte della sua fama è dovuta al soprannome popolare per cui il bosone di Higgs è noto, ovvero la “particella di Dio”. Nel recente dialogo con El Mundo  ha però ribadito il suo agnosticismo: «questo soprannome non mi piace, in primo luogo perché non sono credente, ma anche se lo fossi, non l’avrei così chiamato, perché incoraggia le persone a confondere la fisica con la teologia».

Higgs ha anche denigrato l’ateismo militante di alcuni suoi colleghi, come quello dell’ex zoologo Richard Dawkins e promotore di campagne contro la fede religiosa e contro i credenti. Al contrario, il ‘padre’ del bosone, ha rivelato di conoscere «molti scienziati e colleghi che sono credenti», e ritiene che scienza e la religione «possano essere compatibili, almeno fino a quando uno non si è dogmatici»

In effetti, la posizione di Dawkins è una forma di fondamentalismo religioso: «Io non sono contro le persone religiose, a meno che non si comportino come gli estremisti fanatici come Dawkins Il problema è che concentra i suoi attacchi contro i fondamentalisti, ma chiaramente non tutti i credenti sono tali. In questo senso, credo che l’atteggiamento di Dawkins sia fondamentalista, dalla parte opposta».

Parlando del Richard Dawkins de noantri, Piergiorgio Odifreddi, segnaliamo  l’apertura delle candidature dell’Asino d’Oro 2012. Il prestigioso premio, vinto per ben due volte da Odifreddi come peggior divulgatore scientifico italiano, ha avuto una pausa di un paio di anni ma il prof. Paolo Diodati, fisico dell’Università di Perugia, ha annunciato: «Per i premi, siamo stati fermi due anni. La sosta era forse inevitabile e facilmente prevedibile. Le asinate di Odifreddi , spaziando dall’ottica  alla musica, dalle dimensioni e unità fisiche alla genetica, avevano fatto di Odifreddi l’irraggiungibile Mozart  della stecca».

Al momento sono stati candidati Dario Fo (per aver usato la “Biston betularia” come esempio di evoluzione) e Margherita Hack. Beh vinca il peggiore, a questo punto!


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