Lago di Lispidia (thereef.it)
Ci troviamo ancora dalle parti di Battaglia, nel luogo in cui sorge il famoso castello del Catajo di cui ho parlato tempo fa con il mio primo vero lavoro di "investigazione".Oggi presento una nuova storia, che parla ancora una volta di due giovani innamorati un po' speciali e di un fantasma.
Una vecchia leggenda narra che, molto tempo fa, c'era un lago chiamato Battaglia; il lago oggi esiste ancora, ma ha cambiato nome: si chiama Lispida, e sorge dei pressi del castello omonimo, che adesso ospita un albergo fantastico dove rilassarsi tra cure termali, massaggi e fanghi.
Questo lago era famoso perchè era abitato da fauni e sirene, che uscivano del lago la sera per danzare e divertirsi.
Nelle vicinanze del lago viveva il conte Monticelli, un ragazzo gravemente malato alle gambe.
Nessun medico aveva mai trovato la soluzione giusta per guarirlo da questa strana malattia. Erano state tentate mille cure, viaggi costosi, ma nessuna di queste trovate aveva dato alcun risultato. Il conte Monticelli soffriva, e lentamente era caduto in depressione, desiderando alla fine di suicidarsi perchè i medici gli avevano comunicato che nessuna cura avrebbe potuto guarirlo dal problema alle gambe di cui era affetto.
Castello di Lispida (Tanogabo.it)
Una notte in cui era particolarmente depresso, il giovena conte meditò seriamente di suicidarsi. Era la notte di san Giovanni, e il giovane si recò faticosamente al lago che sorgeva dietro l'antico castello, meditando di gettarvisi dentro. Mentre stava accingendosi a compiere l'insano gesto, ecco una sirena bellissima uscire dal lago.Il ragazzo non aveva mai visto una donna così bella, e rimase incantato a guardarla. La sirena, vedendo la tristezza sul volto del giovane, gli si avvicinò e gli chiese il motivo di tale stato d'animo.
Monticelli, incantato dalla bellezza della sirena, le raccontò tutte le sue sofferenze, e alla fine la sirena lo rassicurò, rivelandogli il segreto del lago: il fondo del lago era infatti ricoperto di un fango caldo e con proprietà "magiche" e curative.
A queste parole il giovane non esitò a gettarsi nel lago e a raggiungere il fondo, dove subito trovò quel fango caldo e vi immerse le gambe.
Di colpo ogni suo male svanì: le sue gambe erano guarite da ogni male.
Tornato a riva, cercò la sirena per ringraziarla, ma la bella ragazza era sparita.
Monticelli la cercò ovunque, fece scandagliare il lago alla ricerca della sua amata, ma la sirena non si ripresentò mai più. Alla fine il giovane, triste e sconsolato, morì proprio lì, sulle sponde del lago incantato. Fu allora che la sirena riemerse dalle acque e portò in fondo agli abissi il corpo del suo innamorato.
Da allora, si dice che ogni notte tra il 23 e il 24 giugno si oda una piacevole musica sulle rive del lago, e di vedano due sagome danzare a pelo d'acqua: sarebbero Monticelli e la bella sirena, finalmente uniti.