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IL FANTASMA DI IDALCA, di Vald Sandrini
Sogno Edizioni, 386 pagine, € 14,50
Voto: 5/5
L'ho appena finito e già ne sento la mancanza.
L'opera prima di Vlad Sandrini, "Il fantasma di Idalca", è un tecno fantasy, ossia un fantasy con una presenza massiccia di elementi fantascientifici; o, se vogliamo dirla giusta, un romanzo fantascientifico con qualche elemento fantasy.
I due territori di Uskadia e Dargorea, entrambe superpotenze belliche, sono in una tregua temporanea che però viene infranta quando una misteriosa arma di distruzione di massa comincia a spazzare via intere città.
Diversi personaggi si ritrovano superstiti in una città completamente morta. Sono tutte persone con interessi tra loro contrastanti: un gruppo di ladri ingaggiati da un misterioso generale per rubare un reperto archeologico, alcuni polizziotti sulle tracce dei ladri, il negromante che ha messo fine alla guerra qualche anno prima e che poi si è spacciato per morto e infine dei militari inviati in una missione suicida tra cui spicca una rean, una morta rianimata e utilizzata come arma.
Oltre a sopravvivere a squadre di soldati a cavallo di draghi intenzionati a farli fuori, dovranno scoprire l'identità del misterioso Fantasma di Idalca, il creatore della terribile arma.
Fucili in grado di ridurre le persone a un mucchieto di fango e negromanzia.
Aereonavi e draghi.
Golem utilizzati come mezzi d'assalto e tecniche belliche d'occultamento.
Avrete capito che "Il Fantasma d'Idalca" è un caleidopscopio di trovate e di eventi.
Io ammiro tantissimo chi è in grado di scrivere fantascienza e resto sempre senza fiato dinnanzi alle trovate tecnologiche. E' esattamente ciò che ho provato leggendo questo romanzo. Molto spesso mi sono chiesta: "Ma come ha fatto l'autore a inventarsi questa trovata geniale?"
Per altro è scritto in maniera così evocativa che sembra quasi di guardare un film, e tutto nella trama s'incastra alla perfezione.
Come se non bastasse, anche in una storia così piena di eventi tutti i personaggi trovano il loro spazio e vengono forniti ciascuno di un proprio carattere.
In parole povere, secondo me sarebbe un giochetto da ragazzi trarre una serie fantascientifica da questo romanzo (Vlad, proponiti alla BBC ^_^).
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