Dopo la visita a New York dello scorso settembre, il faraone d’Egitto Abdel-Fattah Al Sisi, durante la sua residenza a Roma, ha incontrato al Quirinale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale Paolo Gentiloni.
Tema centrale dell’incontro è stata la situazione in Medio Oriente, soprattutto per quanto riguarda gli sforzi di pace tra palestinesi e israeliani, Libia, Iraq, Siria, posizioni e sforzi nella lotta contro il terrorismo e l’estremismo e infine le relazioni egiziano-europee.
A sostegno del riconoscimento dello Stato palestinese, il presidente egiziano ha dichiarato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Noi siamo pronti a inviare forze militari all’interno di uno Stato palestinese. Aiuterebbero la polizia locale e rassicurerebbero gli israeliani con il loro ruolo di garanzia. Non per sempre, s’intende. Per il tempo necessario a ristabilire la fiducia. Ma prima deve esistere lo Stato palestinese dove inviare le truppe”.
A Villa Madama Al Sisi ha incontrato anche il Premier Matteo Renzi che ha manifestato la propria solidarietà al popolo egiziano vittima dei gravi attentati delle ultime settimane: “l’Egitto partner per l’UE contro l’escalation”. “Parlo da presidente di turno delle istituzioni europee: sono assolutamente convinto che, se è vero che il Mediterraneo non è la frontiera ma il cuore dell’Europa, non possiamo che vedere nell’Egitto il partner strategico per affrontare insieme le questioni di quell’area”, ha detto Renzi in conferenza stampa con il presidente egiziano.
In giornata, l’ex generale ha reso omaggio al Papa donandogli un cofanetto d’argento intarsiato, simbolo probabilmente di un armistizio tra le due parti. Queste non hanno più avuto contatti dal 2006, anno in cui il Papa Benedetto XVI ha ricevuto l’ex presidente egiziano Hosni Mubarak.
Dopo aver concluso la visita in Italia, Al Sisi proseguirò il suo primo Tour europeo visitando la capitale francese.
Il lavoro del presidente, però, non è ancora terminato: al summit sul bilancio dell’economia previsto per marzo 2015 a Sharm El Sheik, dove verrà illustrato un piano di riforme messo in campo per ristabilire la certezza fiscale, sostenere la crescita, attrarre investitori e migliorare il welfare per i cittadini egiziani, egli avrà modo di confrontarsi ancora con le due potenze incontrate in questi giorni.
di Sabrina Fatima El Masry
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