Pensi alle parole
sospese
come queste case
appese
con fili invisibili
al cielo
(da Bligal, di Roberto e Daniela Malini)
Il fare (cultura) è universalmente un pregio, che in questi tempi sghembi e stretti d’attenzione, deve essere valorizzato nelle sue alte forme. Diamo grande attenzione alle nuove proposte che troviamo “nel fare” di Roberto Malini, che proprio in questi giorni annuncia la costituzione di un circolo culturale, che tra le sue prerogative ha la diffusione della bellezza della poesia. Anche con attività editoriali, come dimostra il primo edito del circolo, Bligal di pietra e luce, che sarà presentato in anteprima a Genova nelle prossime settimane e di cui leggeremo in calce degli estratti.
“Il Circolo Lavinia Dickinson, pubblicherà – ci informa Malini – poesia internazionale”. Il Circolo trae il suo nome da Lavinia Norcross Dickinson, affettosamente chiamata “Vinnie” (1833-1899), sorella minore della grande poetessa statunitense Emily Dickinson. Dopo la morte di Emily, Vinnie – che aveva sempre incoraggiato la sorella a dedicarsi alla poesia – visse in solitudine nella casa paterna. Fu lei a trovare all’interno di un raccoglitore, nella camera di Emily, 1775 poesie scritte su foglietti ripiegati e cuciti con ago e filo. Negli anni successivi si impegnò con tutte le sue forze perché l’opera della sorella fosse pubblicata e apprezzata. Il Circolo Lavinia Dickinson ispira la propria attività editoriale alla missione di Vinnie, che era quella di scoprire e diffondere la bellezza della poesia.
Il primo volume della collana “Poeti contemporanei”in uscita sarà Bligal di pietra e luce, scritto da Roberto Malini e dalla sorella Daniela.
“Il nostro libro di poesie è nato da un viaggio nell’antica bellezza di Apricale, borgo medievale in provincia di Imperia,” spiega Roberto Malini. “Accolti da un volo d’aquile, Daniela e io ci siamo trovati – per l’incanto di una natura senza tempo – lontani dalle contraddizioni del mondo moderno. Oltre un ponte vetusto a schiena d’asino, siamo scesi verso un fiume di energia, mentre l’usignolo al crepuscolo annunciava le notti e le libellule – su di noi – sembravano fate… Sono felice, felice di aver scritto insieme alla mia amatissima sorella questo prezioso libretto, che sussurra misteri e bellezze splendidi come una stellata”. Gabriele Cassini, responsabile storico e culturale del Comune di Apricale ha scritto la prefazione dell’opera. Il libro è impreziosito dalle foto di Steed Gamero, che ha accompagnato i poeti nel borgo ligure, realizzando una serie di immagini evocative. “Le foto di Steed colgono alcuni momenti del nostro viaggio,” dice Daniela Malini, “e ci ricordano i momenti di rara bellezza da cui sono scaturite le poesie, nella totale immersione in un mondo incantato, lontani dalla frenesia quotidiana, dove le cose parlano con parole di luce e colore e dove anche le pietre hanno un’anima luminosa. Sono entusiasta di averlo scritto grazie a Roberto, che ci ha creduto e mi ha proposto fin dal primo istante questa impresa dell’anima”.
Bligal di pietra e luce
Poesie di Roberto Malini e Daniela Malini
80 pagg. con 8 fotografie in bianco e nero di Steed Gamero
Prefazione di Gabriele Cassini
Edizioni del Circolo Lavinia Dickinson, Genova 2012
Estratti di versi da
Bligal di pietra e luce,
un libro di poesie che sussurra i misteri della vita
Fuoco bianco e silenzio
indugiano oltre i colli,
immemori ipomee
lentamente si schiudono
ai battiti di bronzo
che svegliano la valle:
tu sei l’alba.
***
Quasi infinito,
il corpo
si stendeva fra l’anima e il tempo,
profumava di muschio
e di incenso.
Quasi perfetto,
il corpo
trasfigurava.
Il buio – e io – lo vegliavamo
e il giorno era lontano.
Quasi divino,
il corpo
si svelava al mistero della fede
e la notte divenne
una preghiera.
Roberto Malini
Solo le pietre conoscono
il segreto della vita.
Il loro non è silenzio,
non sono mute.
Le loro parole sono
materia fusa che tutto conosce,
una preghiera silenziosa
per lasciare agli uomini
il mistero più grande.
E’ questo il loro dono.
***
Chissà quale misterioso equilibrio
tiene aggrappati alla roccia millenaria
questi acini di case.
Silenzio di farfalle
nell’aria tersa e fresca del mattino.
Pensi alle parole
sospese
come queste case
appese
con fili invisibili
al cielo.
Daniela Malini
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