A dimostrazione di quanto i totalitarismi risiedano in ognuno di noi questo pensiero non mi e’ venuto spontaneo, ma ho dovuto pensarci.
Dice Celentano che Avvenire e Famiglia Cristiana andrebbero chiusi immediatamente. Per me evocare la chiusura di un giornale e’ fascismo. Non amo i due giornali per le posizioni spesso omofobe e sono un’anticlericale convinta. Voglio l’abolizione del concordato, la cancellazione dell’ora di religione cosi’ come e’ ora (con i prof pagati dallo Stato e nominati dal Vicario). Ma non mi sognerei mai di chiedere la chiusura di organi di stampa. Cosi’ come credo che il Papa o Giovanardi possano dire cio’ che vogliono (Nei limiti consentiti dalla legge. Ovviamente. Quando ci sara’ la legge mancino estesa ai reati di omofobia – ho aggiunto questa frase come chiarimento) alcune cose non potranno dirle ed io me la prendo con chi li riporta in prima pagina o li invita a dire cose fuori dalla Storia. Chiudere un giornale ed evocare la censura e’ fascismo. Questo momento storico e’ delicato. Agli intellettuali spetta il compito di tenere i confini della democrazia contro le rabbie, la disperazione e la demagogia. Celentano non ha fatto un buon servizio alla democrazia stasera. E nemmeno alla causa di chi combatte il potere clericale senza confondere i piani tra esso e il sentimento religioso.