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Il fastidioso prurito anale, consigli e rimedi

Da Dietainforma @espriweb

Prurito anale

Il prurito anale è una condizione fastidiosa che spesso comporta imbarazzo. Esistono, però alcuni consigli e rimedi che permettono di eliminarlo.

Innanzitutto, è fondamentale scegliere con cura la carta igienica da utilizzare. Questa deve essere morbida, neutra e senza coloranti per evitare che il prurito peggiori. Anche il sudore può accentuare il bruciore anale, per cui, soprattutto dopo aver svolto un’attività sportiva, è bene lavare con accuratezza la zona anale utilizzando un detergente a ph fisiologico. Inoltre, è importante indossare biancheria di cotone con elastici morbidi. Anche la regolarità intestinale può risultare d’aiuto. Sia la diarrea cronica che la stipsi (le feci dure possono lesionare l’orifizio anale provocando ragadi e prurito) spesso causano questa condizione. E’ consigliabile lavare la zona anale con acqua fresca (non gelida) in quanto ciò permette di ottenere un blando effetto analgesico.
Per ridurre il prurito anale è possibile utilizzare l’ossido di zinco. Quest’ultimo, con le sue proprietà anti-irritazione, crea una sorta di barriera protettiva nella zona perianale. Questo composto spesso è associato ad altre sostanze, come l’olio di mandorle dolci, il glicerolo vegetale e la cera d’api.
Le possibili cause del prurito anale possono essere varie, come dermatiti anali, diarrea, disordini tiroidei, fistole anali, gonorrea, malattie autoimmuni, ragadi anali, emorroidi, tricomoniasi o ossiuriasi. Questa condizione, quindi, può avere sia cause infettive (malattie veneree, condilomi, infezioni da candida) che non infettive (psoriasi, eczema, dermatite seborroica, ecc.).
Il prurito anale nei bambini è spesso associato ad un circuito di trasmissione oro-fecale provocato dall’ Enterobius vermicularis, le cui uova, che si trovano nell’intestino, si schiudono nel colon e rilasciano delle forme larvali che migrano nel retto e nella mucosa perianale. In questo caso, il prurito è determinato dall’attività dei parassiti e dalla reazione infiammatoria cutanea. Spesso, i vermi ed il grattamento portano ad una sovrainfezione batterica delle lesioni.


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