Il Parco del Delta del Po e quelli dell’ISPRA hanno avuto un bel da fare per l’ operazione dell’inanellamento dei pulli di fenicottero. Quest’anno infatti sono circa 2000 i pulcini nati dalle uova deposte all’interno della salina di Comacchio contro i 700-800 della primavera 2008.
L”inanellamento consiste nel raggruppare i fenicotteri ed applicare loro un anello, anallergico e leggero, di colore blu, affinchè i nuovi nati sia facilmente distinguibili qualora si spostino su altri siti.
Questo splendido uccello migratore annualmente lascia il nord dell’Africa verso il nostro Mediterraneo alla ricerca di zone umide dove nidificare. Ormai da anni, causa principale i cambiamenti climatici, il fenicottero è costretto a spostarsi sempre più verso nord per trovare le condizioni ottimali e le zone che, prima adoperate esclusivamente come sosta durante il lungo spostamento, come avveniva per la zona del Delta del Po,ora divengono zone ideali per la riproduzione.
“E’ un bellissimo segnale, ha commentato il direttore del Parco del Delta per l’Emilia Romagna, Lucilla Previati, che conferma la validità e la lungimiranza del nostro lavoro. Pochi giorni fa abbiamo ricevuto la visita di una delegazione della Commissione Europea, che ha rilevato la bontà del nostro operato rispetto ai progetti di gestione della Salina di Comacchio; oggi, questo dato sul campo ci rafforza nella soddisfazione. Ed è emblematico che si stia parlando di fenicotteri: non solo per il loro fascino, ma anche perché la loro presenza caratterizza da anni anche le Saline di Cervia, la porta più meridionale del nostro Parco, dove i fenicotteri non nidificano ma vanno “a pranzo” quotidianamente, a conferma che il territorio e l’ambiente non hanno confini” ed aggiunge: “Siamo stati in grado di salvaguardare al meglio questa specie, ma la stessa operazione va fatta con altre, che pure caratterizzano alla stessa maniera il nostro ambiente naturale: penso ad uccelli emblematici delle spiagge del Delta, come il fratino o il fraticello, minacciati oltre che dalle attività antropiche anche dal sovrannumero di alcune specie opportuniste, quali il gabbiano reale; ma penso anche e soprattutto all’anguilla, per la cui salvaguardia il Parco si sta impegnando da tempo, con progetti articolati e di grande respiro”.
Il Parco del Delta del Po dell’Emilia Romagna e quello del Delta del Po della Regione Veneto, lavorano insieme e su diversi progetti poichè i fenicotteri, nei loro spostamenti di zona in zona, spesso raggiungono l’area veneta in cerca dell’ambiente adatto ed accogliente,incuranti dei limiti geografici e regionali stabiliti dall’uomo.
Va ricordato che il Parco del Delta del Po si attesta fra le colonie più numerose d’Europa di fenicotteri, specie, questa,protetta ed inserita nella Lista Rossa IUCN.
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