Magazine Media e Comunicazione

Il fenomeno Corinne Clery: “Domenica Live” meglio di “Quelli che”. Ecco come si attinge alla fonte del trash

Creato il 13 ottobre 2013 da Biagiochi @biagiochi

Corinne Clery Domenica Live

Che a Mediaset siano maestri nel raschiare il fondo del barile, era cosa nota. Che sapessero rimestarlo al punto di dare una lezione alla Rai, anche. Ne è la prova il talk show di “Domenica Live”, andato in onda oggi in salsa “Pechino Express”. Protagonista del dibattito Corinne Clery, o meglio le sfuriate dell’attrice 63enne contro il suo fidanzato e toy boy Angelo Costabile, 36enne di professione zerbino. Basta poco a sfruttare l’argomento del momento: un parterre di ospiti pro o contro la Clery (immancabile Platinette, così come il prof. Meluzzi), filmati di repertorio, le immagini del viaggio di “Pechino Express” e un’inchiesta on the road nel paesino d’origine di Costabile.
Non c’è niente di nuovo, nessun contenuto degno di questo nome. Eppure Barbara d’Urso porta avanti quasi un’ora di trasmissione basandosi su un personaggio che non è nemmeno in studio, che non può esserci, che telefona in diretta ma al pubblico non è dato nemmeno di sentire la sua voce. Non è possibile, perché la Clery ha un contratto in esclusiva con la Rai. La stessa Rai che non ha saputo fare altro che ospitarla a “Quelli che”; il contenitore calcistico in declino (sempre più noioso, sempre meno visto), di fronte al personaggio più discusso del momento si è dimostrato del tutto incapace di produrre qualcosa di sensazionalistico o quanto meno divertente. Insomma, Canale5 senza la Clery fa meglio di Savino che la Clery la aveva in studio, in carne ed ossa. Maestri nel cavalcare l’onda, a “Domenica Live” fanno surf sul mare di nulla che proviene dalla concorrenza. E lo fanno benissimo, con tanto di urla, stoccate moraliste e fuori luogo della Borallevi, l’immancabile (assurda) analisi di Meluzzi, e i rumori di fondo del pubblico incantato e partecipe. Perché attingere alla fonte del trash è un’arte, e a “Quelli che” non resta che imparare la lezione.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :