Magazine Cultura

il figlio povero di Terminator...

Creato il 16 ottobre 2010 da Omar
il figlio povero di Terminator...In pochi anni questa pellicola di Richard Stanley, girata nel 1990 con due lirette (e si vede), si è guadagnata via-via lo status di piccolo cult-movie per la capacità di condensare l’essenza più pura del cyberpunk con un frullato di atmosfere in puro stile Dune/Mad Max/Pitch Black. Pescando di qua e di là (persino dal western) il cineasta sudafricano sforna un post-atomico che vede il protagonista Moses detto Mo (Dylan McDermott, come da manuale dotato di innesti bionici) vagare in mezzo al deserto radioattivo in cerca di oggetti da rivendere sul mercato nero a seguito di una non ben precisata “Grande Guerra”. Costui, in una delle sue scorribande, trova un teschio di metallo che regala alla propria donna: il manufatto si rivelerà ciò che resta d’una vera «macchina della morte» creata dall’esercito e che, in breve, tornerà alla vita cominciando a falciare tutto ciò che si muove.Colori saturi supportati da una fotografia sporca ma impeccabile, Hardware, coi suoi interminabili scontri tra carne e acciaio, preannuncia le battaglie videoludiche combattute in rete dalle più recenti generazioni di nerd e, grazie anche ad un montaggio frenetico e una colonna sonora eclettica, sfrutta a dovere il risicatissimo budget per mostrare come si possa fare un film dissacrante con poche idee (neppure particolarmente originali) purché valide. Attenendosi pedissequamente alle regole del canone che in quegli anni stavano definendo i vari William Gibson e Bruce Sterling, la trama si regge infatti su un simbolismo non banale (il protagonista di nome Mosé, il codice alfanumerico del simil-terminator – che tra l’altro si chiama Mark 13 come un vangelo – che sommato da BAAL) e, alla maniera dil figlio povero di Terminator...ei più classici b-movies, mira ad essere letta come una critica al potere. Personaggi fumettistici, dialoghi secchi e guizzanti che pencolano tra fantascienza e trash (a proposito, il tassista sembra Lemmy dei Motorhead!), Hardware merita ancora, a un ventennio di distanza, il posto di rilievo che occupa nella variegata cinematografia cyberpunk.Stanley non ebbe vita facile dopo Hardware - che vinse il premio per i migliori effetti speciali al festival del cinema fantastico di Avoriaz, e il premio regia al Festival del cinema di Brussels e al Festival FantasPorto. Prima i numerosi problemi produttivi con il film Demoniaca e poi – in mezzo alcuni video dei Marillon - con L’isola del Dottor Moreau, nel 1993, con Marlon Brando, un film che gli avrebbe permesso certamente di fare un salto di carriera, ma probabilmente proprio a seguito di lamentele di Brando, venne licenziato e al suo posto venne chiamato John Frankenheimer.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :