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Il file ISO e le immagini di disco

Creato il 16 settembre 2011 da Hnikarr


Chi si dedica con una certa frequenza alla rete P2P (eMule, Torrent...) e ad altri sistemi di condivisione files, leciti o meno che siano, si sarà probabilmente imbattuto più di una volta in files con l’estensione .ISO, soprattutto cercando di scaricare videogiochi o prodotti analoghi. Un file ISO, infatti, è forse il sistema migliore per condividere il contenuto di un CD-ROM o di un DVD, sia per la fedeltà all’originale, sia anche perché può risolvere diversi problemi di compatibilità. Ma vediamo cosa sia un file ISO. Un file ISO (ossia un file con estensione .ISO) è l’immagine di un disco, il che probabilmente non vi dirà molto, se non sapete cosa sia una immagine disco. Procediamo dunque con ordine.

Il file ISO e le immagini di disco

Una immagine disco è un file, la cui particolarità è quella di essere una copia esatta del contenuto di un DVD o di un CD-ROM, ma anche di un disco fisso, o di una chiavetta USB: la copia esatta del contenuto di un qualsiasi supporto su cui sia possibile registrare e salvare dati, insomma. Possiamo pensarlo come un calco, che riflette tutti i dettagli dell’originale, piuttosto che come una fotocopia. Questa immagine è creata copiando tutto il contenuto del supporto originale, settore per settore, in un file esterno, il file immagine: alla fine del procedimento, questo file conterrà tutto ciò che c’era nel supporto originale, nello stesso ordine in cui compariva nell’originale. Ciò che distingue un file immagine da una comune copia di un file è che il file immagine, così come è, non può essere utilizzato direttamente. Il suo scopo principale è, infatti, quello di servire per duplicare il supporto originale: una volta che abbiamo ottenuto il file immagine di un DVD, per esempio, potremo masterizzarlo su un altro DVD e ottenere così un risultato identico all’originale. In pratica, un file immagine di un DVD può servire come uno stampino per produrre tutte le copie che voglio del DVD da cui è stato prodotto.

Un altro uso comune dei file immagine è quello di fornire un backup per un computer: possiamo creare una immagine del nostro disco fisso, salvarla da qualche parte e poi utilizzarla per ripristinare tutto il contenuto del disco fisso, in caso di “incidenti di percorso”, come formattazioni, virus o altro. I primi files immagine nacquero proprio con questo scopo, nei tempi ormai perduti del floppy disk, ma questa è un’altra storia e al momento non ci interessa. Pensiamo al file immagine come è oggi. Come abbiamo detto, un file immagine non si può aprire direttamente, ma va “copiato” su un altro supporto dello stesso tipo dell’originale, per averne una copia identica e funzionante. Esiste però un modo per utilizzare un file immagine anche senza dover per forza masterizzare un DVD, o un CD-Rom, o simili: si tratta di utilizzare un disco virtuale. In altri termini, lo apriamo con un programma che simula all’interno del nostro computer un supporto del tipo richiesto: il file immagine sarà “copiato” sul supporto virtuale e potremo così avviarlo, come se fosse ad esempio un DVD vero. Detto questo, vediamo di tornare adesso ai file ISO, da cui eravamo partiti.


Lo ISO è uno dei formati in cui normalmente si trova un file immagine; non è l’unico formato, ma è forse il più diffuso, al momento. È anche uno dei pochi, se non l’unico, a non essere un formato proprietario, ossia a non appartenere a un programma o a un’azienda in particolare: questo lo rende ancora più semplice da distribuire, proprio perché non è legato a un prodotto in particolare. Come ogni altro tipo di file immagine, può essere masterizzato con facilità sul supporto richiesto, sia esso un DVD o un CD-ROM, e la maggior parte dei sistemi operativi, attualmente, è in grado di utilizzarlo in questo modo, ossia copiandolo su un supporto fisico. È a tutti gli effetti una vera copia digitale del supporto originale, qualunque fosse la natura del supporto, e questa è una delle caratteristiche che ne hanno favorito al diffusione come “mezzo” per la condivisione di CD-ROM, DVD e altro. come ho detto all’inizio, i videogiochi che scaricherete dal circuito P2P saranno in gran parte in questo formato. Come gli altri tipi di file immagine, anche lo ISO può essere utilizzato tramite un emulatore, senza bisogno di masterizzazioni varie. In questo caso, l’emulatore creerà un lettore CD (o un lettore DVD) virtuale, su cui sarà possibile caricare e avviare il nostro ISO. Un sistema operativo di tipo UNIX/Linux ha questa opzione già presente di default e può avviare qualsiasi ISO senza problemi, mentre i sistemi operativi di tipo Windows hanno bisogno di un programma apposito, un emulatore che permetta di simulare il disco virtuale. Ne esistono di vari tipi, gratuito o a pagamento, ma i più diffusi sono Daemon Tools e Alcohol 120% (versioni a pagamento), oppure Daemon Tools Lite e Alcohol 52% (versioni gratuite): se avete scaricato un file ISO e non sapete come aprirlo, vi basterà nella maggior parte dei casi la versione gratuita di questi programmi. Ovviamente, nulla vi vieta di masterizzare il file ISO, risolvendo ogni problema di dischi virtuali o altro.

In casi disperati, è anche possibile aprire un file ISO utilizzando un normale programma di compressione/decompressione, come ad esempio WinRAR: un file ISO può essere considerato un archivio, volendo, e un programma di decompressione potrebbe estrarne il contenuto. Non è però un sistema da consigliare, perché si perderebbero vari elementi dello ISO: meglio aprirlo con un disco virtuale, se possibile. Una cosa che NON si può fare con un file ISO è creare l’immagine di un CD audio. Possiamo usarlo benissimo coi CD-ROM, coi DVD e ogni altra cosa, ma i CD audio sono strutturati in modo diverso e non compatibile coi procedimenti di creazione di un file immagine.
Come ultima nota sui files immagine, possiamo anche aggiungere che i files DMG, molto comuni a chi traffica coi sistemi operativi Macintosh, sono di fatto files immagine, che sono “montati” dal sistema operativo prima di essere lanciati. È superfluo specificare che il formato DMG è un formato proprietario, a differenza dello ISO, e utilizzabile soltanto su computer Macintosh...


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