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Il Film della nostra vita, ma chi è il regista?

Da Ciraolo

Il Film della nostra vita, ma chi è il regista?

Foto | Regista

Vi è mai capitato di dire: ”Mi sono fatto un film mentale di questa situazione! Ma poi mi son reso conto che non era come immaginavo!”… Parafrasando: questa situazione non era come la avevo ‘filmata’ nella mia mente. Mai capitato?

Ma perchè succede? Da cosa dipende la differenza tra ciò che ci aspettiamo e la realtà?

Il regista neurofisiologico

Il cervello ‘pensa’ per immagini, suoni e sensazioni. La mente quindi è l’insieme dei processi mentali in atto nel cervello. Il cervello, crea la “nostra” realtà interpretando e filtrando ciò che vediamo, sentiamo, udiamo, tocchiamo e odoriamo.

Quindi ciò che viviamo è un’interpretazione/ricostruzione della realtà e quindi totalmente soggettiva (personale). La nostra mente è il regista della nostra vita.

Uno dei canali principali usati dal’essere umano per costruirsi un senso di ciò che accade è il canale visivo, ossia creiamo immagini nella mente di ciò che avviene intorno a noi. Ora quindi potremmo dire che creiamo un ‘film’ della nostra vita rispetto al mondo che ci circonda, selezionando (spesso automaticamente) immagini,suoni, odori (etc) in funzione del nostro modo di ‘vedere’ le cose, delle nostre aspettative aspettative.

Allora cos’è ‘real.mente oggettivo’?

Vi è mai capitato di leggere un libro, un romanzo di cui poi è stato realizzato il film cinematografico? Bene, dopo la visione del film, cosa avete pensato?

Spesso le persone dicono: “Non era come il libro, hanno cambiato tante cose, è meglio il libro, etc…” A voi è mai capitato? Credo di si… Ora, perchè accade ciò? Proprio come detto prima, il cervello e la mente funzionano per immagini (usiamo anche gli altri sensi ma analizziamo il canale visivo in particolare, vale comunque lo stesso processo di elaborazione anche per gli altri sensi).

CIASCUNO di noi si crea le sue immagini del mondo e dunque la propria realtà soggettiva del proprio libro di vita. “Crea” le immagini in base a ciò che si aspetta di vedere.

Non possono esistere due persone che assistano allo stesso accadimento (o, per esempio, leggono lo stesso libro) e che provino le stesse emozioni/sensazioni!

Indi ognuno è regista unico della propria realtà totalmente soggettiva. E il rifacimento cinematografico del libro che centra? Che proprio ciò che cogliete come differenza tra libro e film è la prova dei nostri, esseri umani pensanti, differenti modi di ‘filmare’ la vita.

Durante un rifacimento cinematografico, il regista si è creato mentalmente il suo personale film (che poi ha “cinematografato”) di quello specifico libro con lo stesso processo con cui avete fatto, di quel libro, il vostro personale film.

Potrà mai essere ‘uguale’?! Quindi ci sono due registi di una ‘stessa storia scritta’ => due film mentali completamente diversi! Dal momento che l’esperienza è soggettiva ed unica non ci sarà mai un film ‘identico’’ al VOSTRO, proprio perchè il regista di quel film non siete voi ma un’altra persona. Indi le aspettative che l’altro abbia lo stesso film mentale  è innaturale quanto irreale e… a meno di una…

‘Co-regia’?

Come per il film tratto da un romanzo, così nelle relazioni interpersonali, che siano di coppia o amicizia, ognuno ha un proprio film mentale della situazione e le relative aspettative. E quindi?

Quindi ‘proietta’ il suo film, tramite le aspettative, sull’altro. Quindi capita che spesso le persone si facciano propri personali film ma  includendo, spesso erronea.mente, le altre persone come attori di questo proprio personale film, o aspettandosi che recitino determinate parti… senza nemmeno avergli fatto il ‘casting’.

Piccolo problema… che forse l’altro non è solo attore partecipante ma è anch’esso, come detto prima, un regista della propria vita proprio come voi? Guarda caso, capita che spesso si conosca una persona, e dopo aver approfondito la conoscenza si affermi: “Non era come me lo aspettavo, è diverso da come avevo pensato. Mi ero illuso.”

TraSdotto: “Nella mia mente mi ero fatto il mio film di come lui/lei/la situazione fosse poichè così avevo ‘letto’ nel ‘libro’ delle MIA esperienza di vita e così ho proiettato sul Mio schermo mentale”..

Indi c’è stato un errore di ‘regia’ a monte..o per meglio dire, nessuno ha partecipato alla scrittura del copione se non voi. E la domanda che vi pongo è… Che dite di una co-regia? Magari partirei da una co-scrittura della sceneggiatura per definire preventivamente i ruoli che ognuno, in modo costruttivo, vuole ricoprire.

Per quale motivo includere persone come attori del nostro personale film e non valutare che in una relazione di coppia di qualsiasi natura, i registi, per lo stesso film di vita da realizzaredevono essere tutti i partecipanti al film?

Ai ‘registi mentali’ cinefili cedo la riflessione.

Questo articolo è stato scritto da Alessandro Pollutri.


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