Non poche le "licenze poetiche" del regista Kevin Munroe, che probabilmente faranno storcere il naso ai fan meno accomodanti, su tutte il "trasloco" di Dylan (Brandon Routh) da Londra a New York (ma non è detto che non possa tornarci, ha detto il regista) e l'identità del suo assistente. Non potendo evidentemente utilizzare un sosia di Groucho Marx, il compito di commentare l'operato di Dylan Dog con orride battutacce spetterà perciò allo zombie Marcus (Sam Huntington).
La trama vede l'indagatore dell'incubo ormai stufo del proprio lavoro, ma costretto a tornare in azione per seguire un nuovo caso, presentatogli da una donna affascinante e misteriosa (che probabilmente finirà per allungare l'infinita lista delle sue conquiste). Si ritroverà quindi coinvolto in un conflitto tra licantropi, vampiri e altri mostri. Dalle pochissime sequenze visibili nel servizio del TG è davvero difficile esprimere un'opinione.