Published on gennaio 23, 2012 with No Comments
La belle verte è un film del 1996. Fa un certo effetto scrivere una data che si riferisce al secolo scorso. Sì, perché nonostante siamo nel 2012 le problematiche messe in evidenza dalla regista e attrice francese Coline Serreau non sono per niente cambiate, o quasi.
Il film, per i “misteriosi” meccanismi della distribuzione italiana non solo non è mai arrivato al cinema, ma non ha mai avuto nemmeno una distribuzione homevideo o visione televisiva.
Il film tratta, con una chiave umoristica i problemi del mondo occidentale: la frenesia, l’abuso di comando, l’inquinamento e il consumo selvaggio delle risorse naturali e degli spazi. Su un pianeta lontano e sconosciuto ai terrestri, vivono persone in armonia con sé stessi e con la natura. Anche gli abitanti di questo pianeta sono passati per l’era industriale (nel film è definita preistoria), ma dopo averne saggiato la decadenza, hanno preferito abbattere gerarchie, industrie e tutto ciò che rappresentava l’epoca dello sfruttamento. Durante un’assemblea Mila, interpretata dalla stessa Serreau, si offre volontaria per un viaggio sulla Terra, ma calata nella Parigi degli ultimi anni novanta, Mila si ritrova disorientata…
Il film si serve del linguaggio della comicità per muovere una critica alla civiltà industriale, all’assurdità della burocrazia e allo sfruttamento senza freni delle risorse, portatore di diseguaglianze, inquinamento, senso di vuoto e, in genere, di un abbassamento della qualità della vita in favore di un benessere apparente.
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