In un certo senso, questo libro di Ewan Clayton, è una storia della pratica artigianale della parola scritta. Un’idea d’altri tempi e forse un po’ fuori moda che però ci aiuta a vedere il mondo in modi diversi.
Di certo il nostro rapporto con la parola scritta è in realtà molto giovane. La scrittura è diventata un’esperienza condivisa solo nell’ultimo secolo, e solo negli ultimi decenni i giovani hanno sviluppato una loro autonoma cultura della grafica. Per questo la scrittura ha davanti a sé un futuro luminoso.
Scoprendo la scrittura scopriamo un vasto campo della storia culturale, e la raffinata qualità artigianale della scrittura a mano e della tipografia possono davvero essere una rivelazione.
Ewan Clayton, Il filo d’oro, traduzione di Benedetta Antonelli D’Ouix, Bollati Boringhieri 2014.






