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il fine ultimo di Willocks...

Creato il 15 aprile 2011 da Omar
il fine ultimo di Willocks...Era il 1995 quando Il fine ultimo della creazione uscì nel Belpaese. I cultori del thriller vi si gettarono subito a capofitto, divorandone lo stile barocco capace di inoculare elevate dosi di suspence e dare vita - a ritmo forsennato - a personaggi davvero potenti. E la critica internazionale non si lasciò sfuggire l'occasione per eleggere il suo autore Tim Willocks a nuovo sovrano del genere «prison» (cosa per la quale Mondadori lanciò il libro con un impegno di marketing notevolissimo: persino un'ospitata dello scrittore dal Costanzo Show, all'epoca il più importante trampolino di lancio per qualsiasi prodotto culturale). Ex-psichiatra noto per una relazione (brevissima) con Madonna, Willocks era una specie di dandy pallido dai capelli rosso fuoco che dopo l'incredibile successo di questo romanzo se ne stette un bel pezzo senza scrivere nulla (recentemente sono invece usciti da noi un paio di suoi altrettanto validi lavori - Religion e Re macchiati di sangue, nonché la riedizione del suo primo e semisconosciuto Bad Blues City). Teatro delle vicende de Il fine ultimo della creazione è il penitenziario di Green River, carcere di massima sicurezza in cui alberga un'umanità reietta, regolata da pulsioni primarie. Duemila detenuti di ogni razza concentrati in un labirinto d'acciaio sotto un’enorme cupola di vetro, sempre illuminata da una luce verdastra. Perché «la luce è disciplina e il buio è libertà», secondo il direttore, un uomo il cui razionalismo sconfina nella follia. Rinchiuso da tre anni in questo inferno, Ray Klein è riuscito a sopravvivere. Ma il giorno in cui ottiene la libertà vigilata, Green River esplode in un’improvvisa rivolta, una guerra tribale che mette l’intero carcere nelle mani dei detenuti. Intrappolati nell’infermeria sono rimasti i malati a cui Klein presta assistenza, e Juliette Devlin, una giovane psicologa che col suo aiuto sta svolgendo una ricerca sulla mente criminale. Nel momento in cui un gruppo di rivoltosi mette l’infermeria sotto assedio, e mentre l’intero carcere di Green River sembra risucchiato verso l’abisso, Klein deve scegliere: tenersi la libertà appena conquistata e abbandonare i suoi pazienti al loro destino, o rischiare tutto e attraversare la rivolta in un viaggio disperato verso la donna che ama.il fine ultimo di Willocks...Il carcere descritto in maniera spesso rivoltante dallo scrittore, «fogna nelle fogne del mondo», si rivela specchio reale di un sistema carcerario repressivo e in sostanza inutile (come è il nostro, d'altronde). Soprattutto nel momento in cui la follia s'impossessa del funzionamento della macchina punitiva per indurla a implodere semplicemente sfruttando il carburante del «fetore imploso del dolore e delle scorie umani», concentrato nel luogo in cui gli uomini vengono «spediti per essere messi in ginocchio» e dove anche i più recalcitranti imparano a farlo. A epitome dell'intera rappresentazione basta ricordare la scena in cui Grauerholz, uno dei tanti violenti psicopatici che animano il penitenziario, armato di sega elettrica dice al nemico: «Okay, pezzo di merda. Quale braccio vuoi che ti lasci?». Slurp!
Il fine ultimo della creazione - Tim Willocks (Ed. Cairo)

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