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Il “finger food” è ecosostenibile?

Creato il 17 marzo 2016 da Allocco @allocco_info

All'inizio della storia evolutiva dell'umanità per mangiare non si usavano di certo le posate! Con il passare dei secoli ovviamente la cosiddetta civiltà moderna ne ha introdotto l'uso, consigliato non solo per rispettare le regole del "bon ton" ma soprattutto per motivi igienici. Da pochi anni è nata la moda del "finger food" che ormai si è diffusa a macchia d'olio quasi dappertutto; in pratica si gustano delle porzioni di cibo ridotte, quasi si trattasse di consumare un aperitivo prima del pasto principale della giornata. Gli esperti di questo settore assicurano che l'utilizzo del tatto migliora l'apprezzamento del cibo, essendo il tatto appunto il senso umano più primordiale ed emozionale. Questa nuova moda alimentare è nata nel 2002 durante l'Expo-Gast di Salisburgo quando fu richiesto alle squadre nazionali che partecipavano alla competizione di realizzare delle creazioni culinarie da gustare solo con le dita. L'affermarsi di questa innovazione nell'ambito della ristorazione ha richiesto delle linee guida che ne potessero determinare la corretta preparazione. In effetti non può essere definito "finger food" qualsiasi cibo realizzato in porzioni ridotte, in quanto la struttura compositiva dello stesso necessita di passaggi ben determinati. Solitamente gli ingredienti che compongono un tipico finger food vengono accostati secondo un criterio di analogia oppure di contrasto, inoltre dal punto di vista dell'aspetto le forme devono essere molto precise, i tagli regolari e la composizione cromatica deve essere armoniosa. Appare chiaro come le materie prime di queste preparazioni da gustare in un sol boccone debbano essere di ottima qualità, per rispettare un tipo di alimentazione sana ed equilibrata. Come moda alimentare quindi il finger food ha avuto successo ma dal punto di vista della sua ecosostenibilità? Considerando che gli ingredienti devono essere sani e freschi, che le porzioni sono ridotte e che non si utilizzano stoviglie di qualsiasi genere, anche dal punto di vista ambientale questa recente innovazione culinaria sembra essere "amica della natura". Certo i bocconi del finger food non avranno il potere saziante di un pasto completo ma chissà che in futuro non inventino un menù in grado di soddisfare il sano bisogno di nutrirsi e l'esigenza sempre più pressante di vivere in un mondo più pulito ...

Riferimento esterno: https://www.saporie.com/.../dalle-posate-alle-dita-la-rivoluzione-del-fing...

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