Il fiore e il bastone_Shot by Cobain86
Il fiore il bastone, ovvero la 16enne che viene attratta dal 30enne. Sbocchi possibili? Approvazione sociale? Vediamolo insieme, buona lettura!
L’inizio
Lui la avvicina con modi garbati, fare gentile, non fa le solite battute su rutti e puzzette come i 15 enni suoi compari, le offre da bere, iniziano a chiaccherare. Lei pensa di avere trovato l’uomo della sua vita, lui si accende come una lampadina per la ritrovata (ed insperata) botta di giovinezza.
Escono, lui la porta in ristoranti di classe, fanno i weekend al mare, lei si sente la regina del suo mondo: lui inizia quindi a corteggiarla, e fanno l’amore, finalmente.
La svolta
Lei si sente dominata, conquistata, ha la testa tra i fagioli: magari la sua prima volta è stata con un imbranato, mentre con il 30enne si gioca sicuro (ha già avuto altre storie e quindi esperienza sufficente per soddisfare un’adolescente alla sua prima storia seria). Lei, tra le sue amiche viene invidiata; i suoi genitori, se la scoprono, la vorrebbero cacciare di casa. Lui invece la rassicura: 14 anni di differenza vanno bene, tante coppie sono nate così… in altre epoche e ad età diverse (40-54 anni, per esempio).
Lui, forte del suo potere economico, inizia ad andare giù pesante e fa regali: gioiellini, il vestitino di Gucci, l’iPhone modello extra lusso, il conticino in banca… Lei sbarella totalemnte, ha un uomo prestante, maturo e stabile economicamente. Fa i salti di traverso e si dimena, una volta era così, ascoltando Britney Spears.
Il 30enne fa il grosso con gli amici, racconta dell’occasione icnredibile che ha avuto, tutti lo invidiano perché hanno mogli pari età e figli, lui è visto come il Peter Pan che riesce a vivere il sogno irrealizzato della donna molto più giovane.
Il distacco
Quello che i due amanti non comprendono, almeno all’inizio, è il fatto di avere due visioni differenti della vita: a 16 anni è giusto che lei vada a ballare a Riccione con le sue amiche, che si preoccupi di fare i compiti delle vacanze,che si metta tacchi assurdi e che passi ore al cellulare a ciarlare del nulla. Urge la spensieratezza e la leggerezza tipiche di quell’età.
A 30 anni lui cerca, dopo le solite avventure, una storia seria, su cui investire, magari una donna da sposare per iniziare a “lasciare un segno del mondo” e avere qualche figlio, un piccolo pargolo che ci ricorda la nostra mortalità e ci rende fieri dell’essere genitori.
Lei diventa maggiorenne, 18 anni, fiato alle trombe: lui le paga la macchina nuova, se ha un’azienda la assume subito finita la scuola, l’idillio continua ignorando la costante delle visioni differenti. Ormai sono passati 2/3 anni e lei, solo adesso, inizia ad accorgersi che lui è un po’ troppo geloso. Capisce che, a 18 anni, è libera di fare quello che vuole e non vuole una persona che, giorno e notte, le controlli il cellulare, la segua quando esce di casa, rovisti tra le sue mail, controlli i suoi amici quando chiamano sul telefono di casa.
Lui, poverino, va compreso: si rende conto che una bellezza così giovane ed effimera difficilmente si accontenterà di un uomo che sta arrivando ai 40, non ha più il fascino che aveva sulla 16enne. In lui scatta l’istinto di protezione: si illude che controllando anche il numero di “ehm, uhm” che fa al cellualre possa capire se si vede con un altro.
La nuova vita
Lei è stanca di andare nei posti per trentenni, di uscire con lui ed essere scambiata sempre per la figlia, di vivere questo lusso artificiale e queste gelosie paranoiche.
Succede che si lasciano, lui dà di matto e fa le piazzate, lei gli dà il benservito e dice che deve tornare a vivere. Cerca di recuperare l’adolescenza perduta, anche se ormai se n’è già andata: le sue amiche si stanno avvicinando ai 25/30 anni e lei rivede quello che ha fatto a 16 anni.
Di solito lei, dopo un periodo da single incallita, si mette con un suo coetaneo e finalmente riescono a partire con un progetto comune: quello della casa e/o della famiglia.
Vanno a vivere insieme, lei mette al mondo qualche pargoletto, si completano a vicenda. E il 30enne dell’epoca, ormai, è rimasto solo un ricordo, una figura paterna scolorita che fa parte del passato. Il fiore ha seppellito ed interrato il bastone, per sempre.
Marco