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Il fiume

Creato il 22 dicembre 2011 da Sogniebisogni
Il fiume
Self Portrait as Infantas in Purgatorium II (1999) di Julie Heffernan
Quando si è giovani
e uno per avventatezza o incuria
segna senza badarvi il suo destino,
molti anni o pochi giorni
di vita irredimibile pagata tutta
o più tardi quando l'uomo non è più lui
e come dimesso da un giudizio
si regge con moti cauti
in una sopravvivenza minuziosa,
in un tempo o nell'altro
in cui meno forte stride,
meno crepita questo fuoco greco,
il fiume sceso giù dal giogo
non ha tutte le voci
che oggi mi feriscono festose
e cupe in vetta a questo ponte aguzzo.
Il fiume allora ha una voce sola
o vitale o mortale. Chi la ascolta
ha un cuore solo o greve o tempestoso.
"Tu che tieni stretto il filo
di refe nel labirinto
dove sei che si scinde in tante voci
la voce che mi guida" esclamo io
non si sa bene di chi,
compagno fedele o ombra.
Sotto pruni di luce, oltre le pile,
fiammeggia a scaglia a scaglia un'acqua ambigua
tra moto ed immobilità. Fa freddo,
pure scendono in molti per le ripe
alle barche legate ai pali, in molti
tentano il fiume e la sua primavera
su e giù con i remi e le pagaie.
"Felici voi nel movimento" dico
mentre fisso dal ponte
chi naviga con abbandono o lena
e guardo come crea
nel molteplice l'unità la vita; la vita stessa.
Mario Luzi, Tutte le poesie, Milano, Garzanti, 2007, pp. 359-360.


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