Magazine Libri

Il fiume perduto di Michael Koryta

Creato il 10 aprile 2012 da Pupottina

Il fiume perduto di Michael KorytaNiente si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.”Scusate, se inizio a parlarvi di questo libro, citando la legge di conservazionedella massa di Lavoisier, ma è che questo libro me l’ha ricordata, non perchévenga citata all’interno, ma perché il meccanismo narrativo e la storia narratasi avvicinano molto a questo assioma della chimica. Sì, in questo libro, c’èanche un po’ di chimica, ma appena accennata per la risoluzione del caso, nonelaborata o descritta. C’è sempre il dubbio che la chimica potrebbe risolverela situazione, il guaio iniziale che, gradualmente, si trasforma in pericolo peril protagonista principale, Eric Shaw. Il libro è Il fiume perduto (tra i più venduti su Amazon nel 2010) ed èil sesto romanzo di Michael Koryta, un giovane scrittore molto apprezzato daigrandi signori americani del thriller e della suspense (Stephen King, DeanKoontz, Michael Connelly e Dennis Lehane). Michael Koryta è giovanissimo,appena 29 anni, ma con un bagaglio culturale ed esperienziale davvero notevole.Infatti, è un ex detective privato, un giornalista, un laureato con tesi ingiustizia criminale. Noterete che è davvero tanto per un giovanottodall’apparente aria semplice. Il genere che ha reso famosa questa giovane menteè il thriller soprannaturale. L’inquietudine non manca. È imprevedibile einimmaginabile quello che ipotizza. Leggere questo libro è come leggerne due, non perché sia un romanzolunghissimo (infatti sono appena 470 pagine), ma perché nella realtàparanormale, surreale, si entra gradualmente a quasi metà del libro, quando levicende sono ben delineate e i personaggi caratterizzati nel loro essere enelle azioni che compiono.  L’inizio è unpo’ lento, ma soltanto perché si è spiazzati da ciò che accade. Bisogna entrarenella vicenda per esserne travolti. La lentezza della prima parte diventa comeun tornado che travolge i personaggi e le loro azioni. Il titolo “Il fiumeperduto” è l’adattamento italiano di “So Cold River”. All’interno del romanzo,il luogo citato, l’ambientazione scelta, è davvero un fiume, il Lost River, particolarenon solo per il letto in cui scorre, ma anche per gli effetti che ha in chi civive intorno e ne beve l’acqua. Vi sorprenderà scoprire a fine libro che esisterealmente il fiume e vi verrà voglia, come a Pupottina, di vederlo dal vivo.Vi piacerà Il fiume perduto di Michael Koryta.VOTO 9,5  
*** AVVISO SPOILER ***
Chi non ha lettoquesto libro ed ha intenzione di farlo, noncontinui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti,unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
Il fiume perduto di Michael KorytaEric Show vive un’avventura paranormale e si imbatte in una serie dipericoli che corre in prima persona.Selui è il protagonista del romanzo, non vi saranno sfuggiti anche altricoprotagonisti che lo affiancano, i quali hanno personalità ed obiettivi darealizzare che li rendono utili nella ricerca della verità. Eric è un ragazzo normale, con una vita difficile, un matrimonio quasi naufragato, una carrierache non ha dato i frutti sperati, ma non sa di poter fare qualcosa distraordinario. Lui, infatti, ha una specie di “dono”, ma non è pienamente consapevole delsuo potere. Crede sia normale intuito, mentre invece può leggere nelle persone,anche in quelle che non conosce. È un ragazzo che già soffre a livellopersonale, per l’andazzo della sua vita, ma proverà ben altre torture anchefisiche. Il paranormale è un ingrediente, non reso banale da storie romance, ma èindispensabile a confonderne i personaggi. Tutti, anche se non in egualmaniera, ne sono influenzati. Spazio e tempo arrivano a mescolarsi e arivoltare le carte in tavola, mentre la realtà si scopre un’allucinazione diEric dopo l’altra, in una visione o in un incubo ad occhi aperti, in uncontinuo viaggiare tra i due mondi e i due tempi. Il presente si colora dellecolpe del passato. Si torna a vivere la città vicina al fiume perduto nell’epocapassata, ossia ai tempi del proibizionismo per risolvere l’enigma di un’acquaminerale  miracolosa e si cerca discoprire l’identità di un uomo che sembra aver vissuto due vite, tanti sono glianni che ha vissuto e le cose che ha fatto. Ci sono gangster vendicativi,fantasmi che si impossessano dei corpi dei viventi, anziane signoreossessionate dal vento e giovani sfigati di provincia che cercano in tutti imodi di emergere e di trovare ricchezza e successo. L’amore c’è, ma è unapiccola parte. Il personaggio di Eric Show vi saprà conquistare. È un ragazzoche affronta con coraggio le sue paure e trascina con sé il lettore inun’avventura ai confini della razionalità, in un universo denso di paranormalee di individui abietti e malvagi.
Lo stile fluido, il lessico semplice, la storia avvincente e imeccanismi della suspense che rendono ricco l’intreccio non vi deluderanno sene intraprenderete la lettura. Se vi piace Stephen King, troverete nelle pauredescritte da Michael Koryta nei suoi romanzi un’alternativa validissima.Eric Shaw ha il dono di riportare in vita ciò che non esiste più, mariuscirà a tenere vivo il vostro interesse per le sue vicende.
Voi l’avete letto? Vi è piaciuto?Che cosa ne pensate del genere thriller paranormale?Avete mai letto qualcuno dei romanzi del giovane Michael Koryta?

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :