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Il fotovoltaico in Sicilia va di pari passo con la frutta

Creato il 16 gennaio 2014 da Makinsud

sagro_1Potrebbe sembrare decisamente curiosa, ma si tratta di una notizia seria e sorprendente allo stesso tempo. Ve la spieghiamo noi: grazie a uno studio nato dalla collaborazione fra Università di Catania e il CNR di Messina, è nato il progetto Sagro, il fotovoltaico di terza generazione interamente made in Sicily, finalizzato alla produzione di celle solari realizzate con pigmenti naturali, ricavate dagli scarti delle arance rosse e dai fichi d’india.

In altre parole, l’energia elettrica adesso si potrà ricavare anche dalla frutta, attraverso un progetto interamente riciclabile e ad impatto sostenibile. La ricerca, orgogliosamente siciliana, contribuirebbe significativamente ad aumentare le opportunità di rilancio territoriale oltre a costituire la prima filiera di fotovoltaico interamente siciliana.

In particolare, lo scopo della ricerca si concentra nella produzione di celle solari a colorante naturale (Dye Sensitized Solar Cell), cioè celle elettrochimiche alternative a quelle utilizzate di solito nella tradizionale tecnologia del fotovoltaico. A rendere diversi questi dispositivi è proprio la presenza della frutta: infatti, le nuove celle, grazie all’uso di pigmenti organici ricavati dai vegetali (come arance e fichi d’india), che fungono da attivatori, sono rese in grado di assorbire le radiazioni solari e convertirle poi in energia elettrica.

Il progetto è nato dalla collaborazione dalla facoltà di Agraria di Catania (Dipartimento di Orto Floro Arboricoltura e Tecnologie Agroalimentari), il CNR (Dipartimento Energia e Trasporti) di Messina e le aziende siciliane JO Consulting, Ortogel e ANMR. Coordinatore generale del progetto è un’azienda di Ravenna, la TRE-Tozzi Renewable Energy con sede operativa a Enna.

Alessandra Gentile, prorettore dell’Università di Catania e professore ordinario di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree, ha spiegato che “l’obiettivo è quello di produrre dei dispositivi che abbiano dei costi ridotti unitamente ad un impatto ambientale minimo“. Dalla ricerca risulta che tutto ciò che è rosso tra i vegetali si presta particolarmente per i processi di conversione dell’energia; e le arance rosse, tra i prodotti dell’agroalimentare siciliano, si prestano molto bene come conduttori, così come i fichi d’india.

La rivoluzionaria scoperta comporterebbe un vantaggio oltre che per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente e la sostenibilità, anche per i costi più economici e per la facilità di concentrare il succo d’arancia, grazie alla grande disponibilità in natura. I fotovoltaici di terza generazione potrebbero essere applicati anche per i tablet, portatili, cellulari e computer.


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