Il fresco profumo di libertà che si contrappone al puzzo del compromesso

Creato il 20 luglio 2011 da Malpaese @IlMalpaese

“La lotta alla mafia (primo problema da risolvere nella nostra terra, bellissima e disgraziata) non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolgesse tutti, che tutti abituasse a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si contrappone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.”

 Le parole di Paolo Borsellino pronunciate il 23 giugno 1992, alla commemorazione di Giovanni Falcone organizzata dall’Agesci di Palermo, nella parrocchia di S. Ernesto, nel trigesimo della strage di Capaci.

“Capisci che la vicenda è molto più complessa e intricata, ma hai bisogno di trovare quelle risposte per superare quelle sensazioni di amarezza e delusione. Allora ti chiedi perché è scomparsa l’agenda rossa che Borsellino portava sempre con sé, rinvenuta sul luogo della strage e consegnata ad un carabiniere. Ti chiedi se ci sia stato un depistaggio e quando anche i processi confermano il dubbio ti chiedi chi e perché lo abbia fatto. Ti rendi conto che se la strategia stragista è riconducibile alla mente criminale di Totò Riina e dell’organizzazione mafiosa alcune stragi e molti omicidi non sono solo opera di Cosa nostra: viceversa perché uomini dei servizi e degli apparati deviati dello Stato incontravano boss mafiosi?

Se non si trovano risposte a questi interrogativi io e quanti come me hanno vissuto, direttamente o indirettamente, la tragedia di allora ci porteremo sempre appresso quella sensazione di amarezza e delusione. Ecco perché è importante scoprire la verità, tutta la verità sulle stragi, per respirare finalmente, come diceva Paolo Borsellino, quel “fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.Sarà questo il segno evidente che il sacrificio del giudice Paolo Borsellino e di quanti sono morti nella lotta alla mafia, per una società dei diritti e della legalità, non è stato vano.”

Matteo Scire – http://www.agoravox.it/Via-D-Amelio-il-19-luglio-del-1992.html

“Oggi si respira un clima molto simile a quello del ’92 quando magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino vennero attaccati, proprio come accade oggi. Mio fratello venne persino deferito al Csm solo per avere denunciato il disfacimento del pool antimafia di Palermo che lavorava per arrivare alla verita’”.

Lo ha detto Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo Borsellino, intervenendo alla manifestazione che e’ in corso davanti al palazzo di Giustizia di Palermo a sostegno dei magistrati di Palermo. Un centinaio le persone, appartenenti al popolo delle ‘agende rosse’ e provenienti da tutta Italia, che stanno partecipando con striscioni e agende rosse.

“Dobbiamo difendere l’indipendenza della magistratura -ha detto ancora Borsellino- noi non vogliamo ricordare Paolo Borsellino solo per fare memoria ma a noi interessa la lotta per la giustizia. Ecco perche’ dobbiamo difendere i magistrati, ma per farlo abbiamo solo il nostro cuore, ecco perche’ staremo sempre vicino a loro, accanto ad un lavoro impervio”. E ha sottolineato che “non tutto lo Stato italiano vuole arrivare alla verita’”. E’ sempre Salvatore Borsellino a ribadire che “i magistrati vengono attaccati da molti, soprattutto da chi non vuole che le loro indagini vadano avanti, mentre noi siamo considerati dei sovversivi delle agende rosse”.

Un intervento a lungo applaudito dal popolo delle ‘agende rosse’ che ha continuato a gridare: ‘Italia e’ nostra e non di cosa nostra’ e ‘Resistenza’.

http://19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=4513:mafia-salvatore-borsellino-oggi-clima-molto-simile-al-92-con-attacchi-a-pm&catid=20:altri-documenti&Itemid=43



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