Lo scambio dei doni - strettamente culinari, come reclama il buonsenso in queste nostre case ormai stracolme di oggetti - una torta salata ai carciofi per il pranzo di famiglia di Franca, amica di pianerottolo, e delle bottiglie di buon Barbera per noi, di produzione della famiglia della nostra dirimpettaia, originaria di Grazzano Badoglio, nel Monferrato.
E anche l'occasione per sbirciare nella sua cucina, per vedere il pranzo di Natale da lei preparato per la sua famiglia. Fritto misto alla piemontese, nelle sue varie declinazioni - carni, verdure, frutta e dolci - che hanno richiesto tre ore buone di lavoro, a Franca; che, a vederla - una donna piccola e magrolina - non sembrerebbe la forza della natura che invece si rivela, in questa e altre occasioni.
E quindi, per la gioia degli occhi dei miei lettori, partendo dall'alto.
Fritto misto di carne: salsiccia, fegato, cervella, filone - ben pulito e attorcigliato, come Franca, un tempo padrona, insieme al marito, di una macelleria storica di Borgo Vittoria a Torino, lo preparava per i suoi clienti - e cotolettine;
fritto misto di verdura: zucchini, melanzane, carote e carciofi;
fritto misto di frutta e dolci: mele, banane, semolini (la frittura dolce per antonomasia, in Piemonte), amaretti e ancora mele.
Una gioia per gli occhi, ma soprattutto per il palato dei fortunati ospiti...