Papa Francesco ha annunciato l’apertura di un Giubileo straordinario. L’apertura della Porta Santa di San Pietro sarà prevista per l’8 dicembre prossimo, giorno dell’Immacolata, e le celebrazioni si concluderanno il 20 novembre 2016. Il nostro vescovo, Monsignor Franco Lovignana, si è già premunito di avvisare che la Diocesi non immaginerà iniziative particolari. Tradotto vuol dire che la Chiesa valdostana non caccerà un soldo per questo evento. Monsignore piuttosto invita, con la prudenza tipica dei prelati, alla sensibilizzazione che l’occasione santa dovrebbe favorire”sul fatto che nella nostra Valle non esistono luoghi di accoglienza adatti ai pellegrini.”. E che la Diocesi “non ha la forza e le risorse per affrontare da sola questo problema, ma potrebbero sorgere delle interessanti sinergie.” (La Vallée notizie).
In buona sostanza il nostro caro vescovo, invita la Regione a farsi carico di un problema al posto suo. Ricordo che nel passato Giubileo venne ristrutturato un palazzo in via Croce di Città proprio perché diventasse luogo di ristoro, venne battezzato, “Casa del pellegrino”, peccato che di pellegrini non se ne videro mai. Oggi lo stabile è affittato alla Regione, dunque, per tirare le somme, con la scusa del Giubileo la Diocesi si è fatta ristrutturare con i soldi dei cittadini uno stabile di sua proprietà per poi farlo rendere fuori da ogni contesto religioso. Ho come l’impressione che il nuovo appuntamento santo, promosso da Papa Francesco, venga interpretato come una nuova ghiotta occasione per sistemare immobili fatiscenti in frutti saporiti del Giubileo.