Un intervento che, manco a dirlo, non serve assolutamente nulla. Il supergruppo interviene, intima e cerca di menare ma nulla, non riesce a bloccare Otto che spadroneggia sul campo di battaglia. Insomma per quanto assurdo possa sembrare Otto appare più forte di tutti i vendicatori messi assieme. Non solo quindi di Cap, della vedova nera, della donna ragno e del depotenziato Wolverine ma, anche, del divino Thor che battezza con un...
...pugnasco improbabile!
Il proseguo di questo combattimento palesemente assurdo ha però parecchi ripercussioni. Per prima cosa vengono convocati i Spiderlings, che si ritrovano perplessi a combattere contro gli eroi della terra. A complicare ancora di più la situazione c'è poi il Goblin Knight, alias Phil Urich, che registra tutto e lo mostra in diretta ai cittadini di New York. Un ironica vendetta per il pubblico smascheramento dell'Hobgoblin nel numero 13.La visione dello scontro, comunque, provoca una certa rabbia nei cittadini che sono stanchi di vedere l'uomo ragno spadroneggiare e, per di più, sorvegliare l'intera città con i suoi Ragno-Bot. La rabbia fomentata da parole come Grande Fratello e "mio cugino ne ha visto uno che lo spiava in bagno" si trasforma in violenza e, in poco tempo, focolai di gente armata fanno fuori una miriade di robottini.Gli occhi della città si chiudono...
...proprio quando si scatena un altra battaglia e si ha l'esordio in società del nuovo membro della famiglia Goblin. La nostra Charlie Cooper, investigatrice in erba, è stata rapita dalla Goblin Family ed infine trasformata con la solita formula verdastra. L'intenzione del Re era di arrivare a delle informazioni sull'uomo ragno che Charlie non voleva rivelare, ma non ha fatto i conti con l'effetto secondario della formula Goblin: La Pazzia! Il nuovo goblin è quindi fedele al suo signore ma mantiene il proprio riserbo sull'uomo ragno per stuzzicarlo, per divertimento. Del resto anche il buon Norman, se di lui si tratta,...
...dandogli del Mostro,
non si meritava altro.
...il nostro Gasperino!
Un ritorno alle origini che segna l'inizio della fine per questa serie. Peter Parker è tornato per riprendersi quello che è suo e non se ne andrà più via. Per ora, però, il suo intervento è quasi provvidenziale perchè salva Otto dalla pressante presenza del simbiote alieno e gli da una scusa pronta per i vendicatori:
"Amici, Mi avete liberato!" Dice Otto "da tempo ero sotto il giogo di una piccola parte del simbiote alieno che mi controllava e mi rendeva antipatico. Grazie, sono tornato!"Insomma il nostro eroe butta lì la carta della temporanea instabilità mentale che, però, non convince gli smaliziati Avengers. Otto per ora è libero di andare ma oramai è segnato, nessuno potrà più fidarsi di lui e della sua parola. Perchè va bene Hulk che ogni volta che si incazza distrugge mezzo pianeta, va bene Wolverine che sbrocca appena finisce la birra, va bene anche Iron Man che ha tradito mezza squadra ai tempi di Civil War ma un Uomo Ragno che alza la cresta è...
...inaccettabile!
Finiamo qui la recensione di questo numero anche potrei parlare di tante e tante altre cose. Mi sembra però giusto lasciarvi il gusto di leggere questa storia che, nonostante tutto, conclude degnamente tutta la saga di Darkest Hours. Il livello per essere una serie commerciale è sicuramente molto alto e, ancora una volta, va menzionato il buon risultato della doppia saga presente in questa serie. Il lato pubblico e quello nascosto di un eroe e della sua nemesi che combattono una partita a scacchi, del tutto invisibile al primo, risulta essere sicuramente il lato vincente di Superior Spider-man. Il punto dolente sono i disegni di Humberto Ramos che trovo sempre poco digeribili. Siamo arrivati quindi alla conclusione e l'appuntamento con il nostro Otto è fra due settimane con la Guerra Goblin! Alla prossima.