Certo fa davvero rabbia pensare che ci siamo fatti rubare la città da questi personaggi eh. Avremmo potuto capire se ci fossero stati dei criminali veri e professionisti, come è successo a Palermo o a Reggio Calabria, e allora alzi le mani: sono più forti loro dello stato, della politica, dei cittadini, di tutti. No. A Roma no. A Roma gli esiti sono stati gli stessi (una città scarnificata e spolpata) ma gli attori - fatti passare dalla stampa come famiglie potenti, intoccabili o minchiate simili - sono stati null'altro che straccioni, zoticoni, zingaroni, analfabeti. Altro che clan che tutto possono.
Questo parlando in generale. Poi entriamo nel merito di Piazza Navona, tema che abbiamo toccato più volte negli ultimi giorni. Ci torniamo perché come i nostri lettori sanno ieri si è svolta la manifestazione-funerale degli operatori che hanno deciso di non allestire il mercatino di Natale. Hanno organizzato una sorta di funerale della festa in Piazza sperando che qualcuno se li considerasse, cosa che non è successa. O sperando di muovere a pietà l'amministrazione che, invece, ha risposto giustamente picche.
Guardate questo video perché dice tutto sull'abisso di sfiga in cui i nostri albergano. Parte il funerale. Col finto prete e il presidente dell'Associazione Piazza Navona. L'intenzione è di fare delle tappe laddove avrebbero dovuto esserci le bancarelle che invece non ci sono. L'idea è di pronunziare il nome del bancarellaro mancante e intonare "ora pro nobis" (che immancabilmente diventa "ora pro nobbbbis"), il nome però, non il cognome perché in questa piazza i cognomi dei titolari delle licenze sono tutti uguali e dunque la pagliacciata non riuscirebbe. Già, peccato che il presidente, inesperto ai palcoscenici ed evidentemente emozionato, si impappina e dice un cognome (uno a caso) e successivamente ne dice un altro (un altro a caso) e solo al terzo tentativo dice un nome "Anna", anche questo un nome a caso, e poi un altro nome, "Tania", a caso pure questo. Un video davvero esilarante: una sceneggiatura degna di Franco e Ciccio nella migliore delle ipotesi. Al confronti di questi qui Fracchia La Belva Umana era Luchino Visconti...
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Insomma questo giusto per dirvi quante frescacce vi abbiano raccontati questi ras delle bancarelle romane. Posti di lavoro, famiglie sul lastrico? Maddeché. Qui le famiglie sono poche, pochissime e la storia di una famiglia per ogni licenza e dunque centoquindici famiglie messe in difficoltà crolla semplicemente leggendo la lista ufficiale degli assegnatari per gli spazi. Si può chiaramente scoprire che i cognomi stanno sulle dita di una mano e ricorrono sempre. Basta poi avere un minimo di dimestichezza con le parentele di questi signori per comprendere che stiamo parlando di una sola famiglia o quasi. Perché, dunque, la storiella delle cento famiglie che perdono il lavoro quando la famiglia è una o poco più di una e quando chiunque appaia tra le liste degli esclusi dal bando ha poi anche un banco tra gli inclusi e dunque, di fatto, nessuno rimane a bocca asciutta? Semplice: perché questi signori sono così ingordi che, pur avendo centinaia di pozzi da cui attingere, non vogliono lasciarne neppure uno e, pur di non cedere, sono pronti a tutto, anche a farsi male da soli come in questo caso.Tre auspici ora.1. Che il Comune organizzi nella Piazza Navona finalmente svuotata dalle più brutte bancarelle d'Europa (non tutte, chiaramente, ma quasi tutte), un palinsesto di eventi culturali, musicali, performativi coinvolgendo il meglio delle istituzioni culturali della città: il RomaEuropa Festival, il Teatro India, i musei, il Santa Cecilia, L'Opera e chi più ne ha più ne metta. 2. Che il Comune lavori affinché il prossimo anno chi ha partecipato al bando e poi non ha ritirato la sua adesione non possa parteciparvi nuovamente. L'amministrazione non può accettare di dare concessioni a chi l'ha ricattata. Assolutamente.3. Che il Tar non faccia l'imbecille e, il 18 dicembre quando si esprimerà, non osi interrompere il processo di ritorno alla normalità di questa piazza. Sarebbe una cosa di una gravità assoluta.E ora vedetevi il video fino alla fine, quando i manifestanti, che non avevano chiesto nessuna autorizzazione alla questura e ciononostante pretendevano di potersi occupare Piazza Navona, vengono fermati e invitati a smammare. Esilarante un'altra volta. Tanto quanto è esilarante, guardate le foto qui sopra, il presidio che quest'oggi gli ambulanti hanno tenuto in Piazza. Quattro coatti capeggiati da un tipo attaccato al telefonino che urlava "Ahooo, questo Marino lo dovemo appenneee". A questi personaggi era, fino a ieri, affidata una delle piazze più belle del mondo.