I toreri di un tempo erano leggende, eroi del pueblo, uomini impavidi e sprezzanti del rischio.

Il torero Camomillo Perrillo, l’unico che può permettersi oggi Cremona
Ragazzi ancora acerbi che rischiavano la LORO pelle e i loro SOLDI, tanti soldi, guadagnati con il sudore intriso dell’arena della plaza de toros, a tu per tu con quintali di muscoli che ti fissano con gli occhi pieni di sangue e la voglia di trapassarti il corpo. Occorre grande abilità per essere toreri, costante applicazione, dedizione assoluta, abnegazione, inevitabile rinuncia alla vita privata ma soprattutto grande senso di responsabilità verso se stessi e verso chi ti ama. Nella plaza de toros non c’è pietà per chi commette errori, Il prezzo dell’inadeguatezza in quel cerchio si paga con la vita!
Per alcuni di loro non c’è stato ritorno ma se ne sono andati dalla “Puerta grande”, come dicono gli andalusi, rimanendo nella leggenda della tauromachia mondiale.
Questo toro difficilmente troverà a Cremona un torero degno con cui lottare, i miti del passato come Manolete, Dominguin, Paquirri non ci sono più nemmeno in Andalusia, dove è rimasta solo la polvere e alla povera bestia non resta che arrendersi alla meschinità di nuove generazioni senza el “duende” dei grandi maestri.
Chissà se in questa terra di vacche non sorga un nuovo matador pieno di ardore e di passione…certo in pianura non abbiamo il flamenco, la chitarra, le nacchere, i costumi colorati, la manzanillas e i meravigliosi cavalli andalusi a fare da cornice, e con i violini…..ahimè….sarebbe tutta un’altra musica……..!Ole!Ole! Sciumè! Olè!
Claudia Cremonesi
naturalmente hablamos per simboli, deprecando la muerte taurina