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Il futuro nel mese di nascita.

Creato il 12 settembre 2011 da Cortese_m @cortese_m
La Stampa del giorno 11/09 riportava l’articolo “Dimmi quando sei nato ti dirò chi diventerai”, leggero ma interessante, e con qualche fondamento scientifico a supporto.
Nell’articolo veniva riportato uno studio nientemeno che , dell’Istituto Nazionale Britannico di Statistica, dove si mette in relazione il mese di nascita di un individuo con la sua probabile attività lavorativa: a luglio nascono più muratori, mentre chi nasce a settembre probabilmente farà il fisico!
Intanto è interessante notare che in alcuni Paesi del mondo, la Gran Bretagna è certamente uno di questi, si spendono, ma direi investono, ancora ingenti risorse per fare ricerca, per approfondire studi sul genere umano che probabilmente non hanno un tornaconto economico, ma che sono di certo utili e interessanti.
Di là dalle risatine che questa teoria, questo nesso causa-effetto, poterebbe provocarci in un primo momento, un fondamento scientifico c’è: Russell Foster, neuroscienziato dell’Università di Oxford, segnala che si tratta di effetti di scarsa rilevanza numerica ma molto chiari.
Non c’entra nulla l’astrologia o i segni zodiacali, ma è tutto collegato alle interferenze stagionali sul nostro corpo fisico e sul carattere.
Inoltre, la data di nascita, oltre che sulle scelte professionali, sembra influire anche sulla predisposizione per certe malattie o caratteristiche psicologiche: secondo la ricerca, i nati in febbraio hanno un rischio più alto di narcolessia.
Queste differenze sarebbero legate all’esposizione alla luce del sole della madre in gravidanza: dunque, il momento della verità va’ fatto risalire al mese del concepimento.
Lo studio è certo uno strumento scientifico di cui tener conto, ma molti di noi ricordano che molte delle tesi in esso contenute ci venivano già raccontate dai nostri nonni, ed a loro raccontate e tramandate dai loro.
L’esperienza è un tesoro inestimabile, e come si dice spesso in ambienti militari “l’anzianità fa’ grado”!
Osserviamo la vita e la natura, possono darci insegnamenti insperati…
nanni

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