George Anderson (Kirk Douglas) propende proprio per questa soluzione quando la consorte Laura (Jean Seberg) decide di lasciarlo per andare a vivere a Montreal con un nuovo compagno (John Vernon) portandosi dietro anche il piccolo Simon.
Anderson, a quel punto, obnubilato dalla smania del riscatto, pianifica di stabilirsi anche lui in Canada per rivendicare il suo ruolo paterno e dare vita a una serie di pedinamenti e persecuzioni a danno della nuova famigliola. A nulla servirà mettergli alle costole un investigatore privato per capirne le reali intenzioni e fermarlo: nel momento in cui Anderson vede fallire miseramente i suoi tentativi di riconquistare ciò che ha perduto, la sua mano si fa prendere dal bisturi e inizia ad usarlo sul detective molesto e su qualche malcapitata, come fosse un minaccioso avvertimento rivolto all'incolumità della moglie. Ed è proprio su lei che si addensa il presagio peggiore quando Anderson riesce a distrarre il rivale con uno stratagemma e penetra nella casa fuori mano dove Laura è rimasta tutta sola. Annunciandole per telefono un imminente regolamento dei conti, il "topo" comincia a rosicchiare le distanze mentre la polizia cerca febbrilmente di rintracciarne le chiamate. Ma è comunque troppo tardi. Il topo ha già chiuso in gabbia il gatto sottraendo le chiavi da ogni toppa ed è pronto a riagganciare la linea per scendere le scale...Il gatto e il Topo (Mousey) è un ottimo giallo televisivo che raramente ha conosciuto la distribuzione sul grande schermo, eppure è una spaventosa miniera di idee saccheggiate impunemente da pellicole molto più note.
Il cast è fatto di nomi illustri, la regia è dell'impeccabile Daniel Petrie e i conflitti rappresentati da Kirk Douglas sono un perfetto antipasto di ciò che il figlio Michael ci farà vedere anni dopo in Un giorno di Ordinaria Follia, dove la somiglianza fisica al personaggio del padre pare un omaggio neanche molto velato con tanto di occhiali rotti a fare da richiamo.
Ma avanzano briciole di spunti anche per Attrazione Fatale, in quanto l'attività persecutoria messa in atto da Kirk Douglas ne Il gatto e il Topo è pienamente sovrapponibile alla fissazione che Glenn Close ostenterà per Douglas jr. con tanto di epilogo a sorpresa nella nuova dimora di campagna, lontana dal caos cittadino. A tacer poi del cliché dell'assassino che chiama da dentro casa mentre tutti presumono sia altrove, stratagemma che ha imperversato in lungo e in largo nei thriller - Black Christmas, girato peraltro nello stesso anno in Canada e Quando chiama uno sconosciuto - sino ad essere neutralizzato dall'avvento della telefonia mobile.
Reperibile anche in dvd (edito da Cecchi Gori) non è affatto un cattivo modo per trascorrere una serata d'inverno con un po' di brividi in più lungo la schiena e una lunga tazza di caffè accanto. Ovviamente dopo aver controllato per bene porte e finestre...