“Se penso al Gazpacho la mia mente si apre alle immagini del film ‘Donne sull’orlo di una crisi di nervi’ poiché tutta la storia ruota intorno ad un Gazpacho condito di barbiturici che Pepa, la protagonista, prepara e fa bere, addormentando, tutta la compagnia piombatale in casa che la sta per portarla sull’orlo della fatidica crisi di nervi. La ricetta, come la preparazione classica, è semplicissima e composta essenzialmente da pomodori, cetrioli e peperoni, poi cipolla e e aglio. Ripensando al momento in cui io e Berto ci siamo messi a preparare questa zuppa devo ammettere che non è stato così simpatico: stavamo bisticciando quando ad un certo punto lui si è affettato un dito ed ha zampillato di sangue per mezz’ora. Morale: il litigio si è dissolto ma il gazpacho ha dovuto aspettare e menomale che si serve freddo! Ricordo a tutti l’importanza di avere in casa una cassetta del pronto soccorso sennò sarete costretti come noi ad inventarvi un cerotto a base di carta scottex e scotch senza alcun tipo di disinfettante. Al di là dell’inconveniente è venuto buono, così dice lui, perché io odio il pomodoro crudo.
Ingredienti per 6 persone:
1 kg di pomodori maturi e succosi
½ cipolla bianca
1 peperone verde
1 cetriolo
1 pizzico di cumino macinato
3 cucchiai di aceto di vino rosso
½ cucchiaio di sale
200 grammi di olio extravergine
½ panino raffermo
Lavate i pomodori e affettateli. Sbucciate la cipolla a dadini. Lavate il peperone, tagliatelo e rimuovete i semi. Sbucciare il cetriolo. Frullate tutti gli ingredienti fino ad ottenere una consistenza cremosa. Lasciate riposare in frigorifero prima di servire. Il pane nel Gazpacho non dovrebbe essere messo perché quello che si fa con il pane raffermo non è il Gazpacho ma il Salmorejo, così dice la tradizione. ”
Noooooo ma allora mi sento in colpa!| Berto infortunato per questa ricetta! Dobbiamo farci perdonare|
PS. Anche a Giorgio non piace molto il pomodoro crudo… io lo adoro!|
A presto. Un bacio
Sandra e Silvia ( DAP: Dinners and Pics )
♥♥♥
Details
Pics by Silvia Dall’Aglio
L’intera rubrica Smiling in The kitchen potete trovarla QUI )