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Il gelato è per gli eletti!

Creato il 03 luglio 2014 da Eva Guidi

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Non mi considero una persona dotata di una dimensione spirituale molto sviluppata, sono razionale, disfattista, per me esiste ciò che vedo, sento, mi colpisce e qui mi limito a considerare in aggiunta un’interiorità innegabile fatta di sentimenti ed emozioni. Alle volte, però, è proprio questa mia natura a ricercare soluzioni introvabili nella realtà della mera evidenza e mi pongo quesiti che si dimostrano essere un controsenso; in poche parole è come se remassi contro la mia stessa marea, confondendo le acque, prendendo posizioni che io in primis non sono in grado di accettare. Un esempio può essere il mio continuo interrogarmi sui limiti: sono cresciuta con l’insegnamento che ogni cosa abbia un inizio ed una fine, una sorta di contorno, la classica immagine degli insiemi che disegniamo alle elementari; per cui la domanda è semplice: dove sta l’inizio dell’universo ed ancora di più la sua fine? Si si, senza spendere molte parole avrei potuto parlare dell’uovo e della gallina, del Big Bang, ma questo è ciò che da sempre mi da le vertigini. Come, da atea simpatizzante per una qualche entità eccessivamente menefreghista, mi son sempre chiesta come l’uomo possa essere nato così dal nulla; riesco maggiormente a credere ad una sorta di “megallegrochirurgo” per divinità e a noi come risultato di una sensazionale partita. Ma se realmente le cose stessero così allora, qual è la differenza? Tento di spiegarmi meglio: chi sceglie cosa ciascuno di noi debba essere, chi ha il diritto di decidere la nostra fortuna?

Lo dico perché, senza scadere nella banalità dei luoghi comuni, l’insensatezza e la disparità regnano in questo mondo: c’è chi vive e c’è chi muore, chi mangia e chi viene mangiato, chi ride e chi piange, insomma chi merita e chi deve pagare.

Guardate Solomon Northup e chi come lui ha percorso gli anni più belli a braccetto con la schiavitù; i “negri” carne da macello, i “negri” animali da soma hanno patito gli orrori e le sofferenze universali come capro espiatorio perché? Chi ha stabilito che lui venisse rapito, deportato, mutilato, incatenato e per quale arcano motivo? Dopo aver letto questa biografia, aver ospitato nei miei occhi una delle tante atrocità di cui l’uomo si è macchiato negli anni, non mi accontento più di un lavativo “E’ il volere”. No, sono troppe le cose che ogni giorno devo accettare per sentirmi appagata e soddisfatta da una STRONZATA del genere, per cui mi rivolgo non so a chi di competenza e chiedo delle spiegazioni. Io non voglio e non posso chinare il capo e sottostare al nulla, io voglio la verità e la voglio ora.



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