A un mio recentissimo amico su Facebook ho promesso un modesto intervento sul blog del Sidast che possa fare un po’ di luce sull’angosciosa personale vicenda che l’ha visto protagonista e di cui non riesce ancora a venire a capo malgrado il suo gran daffare. Il mio amico è uno dei “vincitori” della selezione indetta dall’Ast per reperire nuovi conducenti ovvero “operatori d’esercizio” e che è stata, in seguito, annullato dalla stessa Società a causa della “carenza di fondi” che non avrebbe consentito l’immissione in servizio di nuovo personale, pur assolutamente necessario, reperendolo dalla long list. Selezione, visite mediche, presentazione di documenti, ricorsi, interventi sulla stampa, iniziative di tipo giudiziario non sono valse a nulla.
Ma, ecco, la mia ricostruzione dei fatti:
Dopo aver placato gli appetiti dei politici regionali, dei sindacalisti aziendali, di qualche fornitore, di qualche Magistrato con l’immissione in servizio di decine e decine d’impiegati amministrativi, l’Azienda si era accorta che non di tali figure professionali aveva bisogno, bensì di operatori d’esercizio. In effetti, fra “impiegati amministrativi”, addetti all’esercizio, meccanici, addetti al lavaggio, addetti alla manutenzione, portieri, imboscati, ammalati, ausiliari, finti controllori, finti capolinea, addetti alle biglietterie, autisti di rimessa e di Direzione, consulenti etc., il rapporto (orripilante!!) con il personale di guida era, all’incirca, di 1 a 3. Un rapporto insostenibile per qualsiasi azienda di trasporto che non trova eguali in alcuna parte del mondo che ci è dato conoscere (non sappiamo come ci si comporta su Marte, ad esempio….). Occorreva, quindi, ristabilire un certo equilibrio e l’Ast, prontamente, anzi non l’Ast, ma il “Genio della truffa” (che già si era dato un gran daffare nella precedente “infornata” amministrativa anche con assunzioni fuori-legge), ha architettato un altro piano per assumere a piacimento ricorrendo a trucchi e trucchetti. Non aveva, però, fatto i conti con l’amico Amedeo Benigno che quando ha il “mal di pancia” diventa un leone e quando il mal di pancia gli si attenua, ridiventa un agnellino che, in tale occasione, minacciando denuncie anche di natura penale, ha indotto il trucchista a fare precipitosamente marcia indietro inducendolo ad annullare la selezione.
A seguito dell’annullamento del “concorso” è intervenuto il divieto assoluto, per l’Azienda, di procedere a nuove assunzioni di personale da parte del Presidente della Regione Raffaele Lombardo. Poi è subentrata la crisi planetaria, la minaccia di vendita ovvero “svendita” dell’Azienda ai privati, i referendum abrogativi che hanno “congelato” tale decisione, il ripresentarsi della crisi economica che ha portato l’Ast sull’orlo del fallimento stante la difficoltà, da parte dell’Amministrazione Regionale, ad erogare i contributi dovuti e siamo arrivati ad oggi, con i mezzi dell’Azienda a fare rifornimento su strada, gli stipendi pagati in ritardo, degli arretrati manco a parlarne e via di questo passo….
In sostanza, il mio amico B.G. e i suoi quattro compagni d’avventura giudiziaria si possono mettere il cuore in pace e non pensarci più….. A meno che, con l’aiuto e l’assistenza del Sidast, non si decida, tutti assieme, di dar vita ad un’altra “CLASS ACTION” dopo quella in preparazione per i “conti” taroccati dell’integrativo aziendale che riguarda i dipendenti dell’Azienda non spalleggiati, per l’occasione, dai cosiddetti sindacati aziendali che tali conti hanno supinamente presi per buoni…….