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Il gesuita Bergoglio e il generale Videla

Creato il 15 marzo 2013 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Sulla vicenda dei rapporti tra il Gesuita Bergoglio, oggi Papa Francesco, riporto una parte dell'articolo pubblicato da Giuseppe Casarrubea nel suo Blog. Stimo infatti Casarrubea per le sue ricerche storiche e per la sua superiore capacità di analisi e di verifica l'attendibilità o meno delle fonti e delle notizie. 
Il gesuita Bergoglio e il generale Videla
"Nel periodo della dittatura argentina (tra il 1973 e il 1983) Bergoglio, secondo il giornalista argentino Horacio Verbitsky, autore del celebre libro “Il volo”, non fece sentire la sua voce per il rapimento di due gesuiti, Orlando Yorio e Francisco Jalics. Per la prima volta Verbitsky svela l’esistenza del piano sistematico di soppressione degli oppositori al regime attraverso i voli della morte. Ma si tratta di una informazione distorta in quanto ingiustamente coinvolge Bergoglio. In contraddizione del fatto che il futuro papa avrebbe aiutato moltissimi dissidenti a fuggire dalle grinfie mortali della polizia politica di Videla e di quanto dicono oggi gli stessi giornali argentini che riferiscono i giudizi delle madri della “Plaza de mayo”. I fatti, in realtà, andarono diversamente. Due giorni dopo il golpe del marzo 1976 Bergoglio, che era Superiore provinciale della Compagnia di Gesù, non accettò che i principali diritti umani fossero violati, e andò a protestare contro i maltrattamenti che avevano raggiunto persino i sacerdoti del suo Ordine, che esercitavano la loro missione nelle baraccopoli di Buenos Aires. I due sacerdoti furono infatti liberati. Può mai significare questo che Bergoglio fu complice di Videla? Assolutamente no. Prova semmai il contrario."

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