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Il ghiaccio e la luce

Creato il 12 febbraio 2010 da Blindsight
IL GHIACCIO E LA LUCE Libri di famosi ed illustri studiosi mi confermano quante scemenze siano state scritte dopo un disastro che alcuni chiamano "diluvio". In realtà pare che si sia trattato di uno tsunami senza precedenti su Terra, che ne ha passate pure troppe finora, sicuramente più di quante ne abbia passate quella comunemente chiamata "umanità", qualcosa questa molto diversa dagli abitanti di Terra o "uomini". Anche la bibbia pare riporti solo cose già scritte molto tempo prima, ovviamente riscritte riportando stessi luoghi e fatti ma sostituendo le cause degli eventi con quelle che facevano comodo all'epoca della sua stesura. Un'era glaciale sta tornando? E cosa succederà prima che Terra si ghiacci del tutto di nuovo? Il clima e il surriscaldamento terrestre non fanno di certo pensare al ghiaccio, proprio per questo potrebbe sciogliersi o staccarsi qualcosa di più grande di un iceberg e provocare un'onda che potrebbe spazzar via in un attimo più della metà del pianeta. Sono strana? Sono "strana" anche quando sogno, questa me la dico da sola. Sogno spesso la stessa cosa, la sognai anche la notte prima dello tsunami del 2005, tanto per fare un esempio e capirci. E' un sogno, brevissimo ma indelebile, sempre vivo mella mia mente: stessa scena, stessa persona con me nello stesso luogo che sento molto familiare. Del resto non si scelgono nemmeno i sogni e null'altro è concesso ad esseri come me, perché a mio tempo scelsi la libertà. Mi avverte di qualcosa, è un sogno che mi dice soprattutto che devo avvertire: prima lo facevo, sul serio l'ho fatto, poi non più. Comunque sono così "strana" che ho fatto lo stesso "sogno" ed ho la stessa solita immagine in mente da giorni. Tornando al ghiaccio lo scrivo anche in qualche mia poesia ogni tanto che mi è familiare anche se lo sento ostile verso me, di certo in questo momento è ostile per tutti. Le news di oggi dicono di una Roma sotto la neve, una cosa insolita, come se a Milano per anni interi mancasse la nebbia. Una nevicata questa a cui pensavo l'altro giorno in un momento di nostalgia di Roma  e della mia famiglia, pensavo proprio a quando, appena diventata madre, Roma si riempì di neve e si girava con le catene (ma esplose pure uno shuttle dopo aver rimandato svariate volte il lancio per problemi meteo, chissà se se lo ricorda qualcuno oltre alle nevicate "strane"?). Il ghiaccio è qualcosa con cui mi scontro spesso, scappo da sempre dal ghiaccio eppure non sono per niente freddolosa (né frigida, né fredda, né algida, né glaciale) anzi, il contrario (purtroppo), ma forse arrivo proprio da luoghi del genere.. luoghi che forse sono scomparsi, o sommersi.. e se si, quali? Antartide o Artide? Nord o Sud? E qual'è oggi il vero Nord o il vero Sud? Immagino il globo terrestre visto dall'alto, lo faccio spesso, a scuola infatti da bambina, quando cominciai a studiare geografia mi dissero che non dovevo farlo, che non dovevo immaginare un mondo ma dovevo vederlo, "esistono le mappe laura, devi imparare a guardare il mondo da una mappa, non puoi vederlo a memoria", furono parole di una maestra delle lementari che ancora sono scolpite nella mia mente, io ovviamente ho continuato a guardare il mondo dall'alto e forse sono sopravvissuta finora solo per questo e forse mi salverò perché non seguo scritture. Oggi il ghiaccio è ovunque, sembra prodotto da menti potenti piuttosto che dalla temperatura, ho l'impressione che ci sia qualcosa in arrivo o qualcosa di passaggio. Quante cose non vengono rivelate agli "uomini", non capisco il perché, visto che pure il tempo finto sta per finire.
"Non faccio ombra, non basta per capire?
E comunque non la vedo la mia Ombra..
Non c'è e se c'è io non la vedo più
Però la vedete voi, invece di vedere me..
Che Esisto anche se 'vivo' in quell'ombra
Visibile solo a chi è illuso di vedere ancora
E non sa che un'Ombra cieca non si riflette
Ma è solo l'impronta di tante vite invisibili
Vissute olograficamente in un world-game..
Di quell'ombra spaventosa altro non c'è
Se non la logora, e dismessa armatura
Caduta con me da luoghi di ghiaccio e Luce
E usata in altri luoghi di sabbia calda e Mare
Ma non rinuncio a stare in mezzo a voi...
...Quindi...
"Permesso? puoi scansare la tua ombra ?"
(...)
E' un pezzetto di una mia poesia, il titolo è "Holographic Darksight" scritta nel 2005, tratta da "La ziggurat di Ur", altro luogo questo a me molto familiare...
Nell'immagine sopra c'è San Pietro innevato, una cupola che da sempre mi ispira lo spazio, e non ho mai nascosto cosa mi faceva pensare quando la guardavo affascinata con la luce di un tramonto dal ponte: un'astronave d'argento, tutta bullonata, bellissima ma inquietante. Sotto invece il video della nevicata dei primi dell'86: un'olografica visione che oggi mi fa ancora chiedere "ma se l'ologramma fosse proprio Terra"??
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