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Il Giacobino a 5S

Creato il 27 febbraio 2014 da Libera E Forte @liberaeforte

7parma

Contraddizione tra movimento spontaneo e autocrazia? D’Alema la ravvisa nella giornata dell’espulsione dei ‘dissidenti’ grillini dal M5S. Contraddizione che emerge soprattutto per la ‘piazza’ di questa ‘rivoluzione’ grillina, la Rete (considerata, forse un po’ superficialmente, il luogo della democrazia moderna). Ma in fondo, la Rivoluzione francese non ha sofferto di questa contraddizione? I Giacobini e le teste che rotolavano… E la Rivoluzione russa? I controrivoluzionari e i colpi di piccone… Nella storia, il ‘consenso’ conquistato col ‘segnale’ del terrore, oggi il ‘segnale’ pentastellato mira alla conquista dei voti propagandando la purezza dell’antipolitica. Grillo e Casaleggio non sono autolesionisti, non c’è da sperarci.

Non avranno quindi incertezze, i due capi della Setta Cinquestelle (il Movimento sono gli elettori che si muovono da casa e vanno a votare il leader visibile) a proseguire col metodo ‘bolscevico’. Il traguardo è la maggioranza relativa, il 51 per cento forse è irraggiungibile o ‘troppo’ per la tenuta stessa del M5S. Il pericolo, se anche il governo Renzi dovesse fallire, è che l’obiettivo venga raggiunto. Certamente è vicino, senza cambiamento vero e non solo a parole o a piccoli passi. Gian Paolo Vitale Il Giacobino a 5S

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