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Il giallo del dossier di Renzi contro il PD

Creato il 13 marzo 2013 da Chiosaluxemburg @ChiosaLuxemburg

Il giallo del dossier di Renzi contro il PD
La questione Renzi\dossier sui costi PD è cominciata ieri:
 "Non so cosa significhi richiamare oggi espressioni come dossieraggio. Io sono uno di quelli che non da ora, non dalle primarie, ma addirittura dalla Leopolda, propone di abolire il finanziamento pubblico ai partiti, di dimezzare il numero dei parlamentari e di rendere trasparenti tutte le spese(...) penso  che sia un discorso di serietà il fatto che fino a quando c'è il finanziamento pubblico, i partiti dovrebbero rendere trasparenti online le singole voci di spesa. Non c'è nessuna attività di dossieraggio, se ci sono da fare delle battaglie politiche, uno le fa dicendo in faccia quello che pensa".
 Ai cronisti che gli chiedevano se i costi del Pd fossero elevati, Renzi risponde: "Quando metteranno online tutte le spese, potrò rispondere".
Detto, fatto: l’attacco frontale a Bersani sulla questione del finanziamento pubblico è più che mai chiara, e Dagospia pubblica come se fosse appunto un “dossieraggio”. Ma i conti del PD sono sul bilancio del partito. Evidentemente le intenzioni di Renzi sono quelle (come scrive Dagospia in classico stile pecoreccio) di far “incazzare” qualcuno, ad esempio, a quanto pare, Orfini. La Bindi (che ormai ha conti in sospeso da tempo con l’enfant terrible della rottamazione), minaccia querela.
I 300 del PD costerebbero in tutto 30 milioni l’anno secondo Dagospia (tramite Renzi?). Ecco tutte le spese rendicontate in bilancio e messe democraticamente da Renzi a disposizione  di chiunque. Oppure no?  Per il Pd queste cifre non sono per nulla vere. Nessuno ha dimostrato che siano attendibili. Lo stesso tesoriere del Pd Antonio Misiani attacca: "Più che un dossier, siamo di fronte ad una patacca che contiene una quantità di informazioni errate e di cifre campate per aria. E' una due diligence all'amatriciana (o, meglio, alla ribollita), verrebbe da dire. La cosa inaccettabile è che questa squallida operazione, la cui strumentalità è evidente, chiama in causa persone che lavorano e che meritano rispetto . Per questo, ho dato mandato ai legali di mettere in atto tutte le azioni necessarie in sede civile e penale contro gli autori di questo squallido dossier''.
Allora si torna all’ipotesi dossier?  E in questo caso chi ha dato le cifre a Matteo? E' forse una polpetta avvelenata per farlo scivolare?
Ma poi c’è anche la smentita di Orfini stesso a Un giorno da pecora su Radio2: “Oggi ho visto che Dagospia ha pubblicato il ‘dossier’ e credo che noi del Pd quereleremo Dagospia, stanno valutando gli avvocati. Perché nel dossier ci sono molte cose false”. Molte o  tutte? Giallo.
Ancora Radio 2 e Orfini: “ Crede sia stato Renzi a dare quel dossier al sito di Roberto D’Agostino?”   “Lui ha smentito di averlo commissionato, quindi escludo che possa averglielo dato lui. Anche perche’ Renzi, come tutti i dirigenti del PD, ha accesso ai documenti del Partito, quindi non avrebbe scritto delle cose così false”. 
In attesa dei dossier sui dossier, fiduciosi, aspettiamo notizie su questioni più edificanti. Il finanziamento ai partiti ci costa 3 euro all'anno ad esempio. Poco edificante? Anche andare su Dagospia e magari cliccare sulla pubblicità per regalargli i soldi non è che sia il massimo eh!

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