Etimologia
Il termine contemporaneamente, come è facile intuire, deriva dalla parola contemporaneo che giunge a noi dal basso latino contemporàneus.
E’ composta da cum (insieme) e da tèmpus (tempi), ovvero dal plurale di tempora e sta a indicare quello che è o vive nel medesimo frangente.
Per chiudere il cerchio, come si dice in questi casi, anche tempo è una parola di derivazione latina: tempùs, per molti, è da ravvicinare al sanscrito tàpas (calore) che farebbe assumere al termine la nozione primitiva di atmosfera.
Classifiche
I più venduti in Italia (fonte Ibs)
3. La voce invisibile del vento, Sánchez Clara
2. La carta più alta, Malvaldi Marco
1. La gioia di scrivere, Szymborska Wislawa
I gialli e i noir più venduti (fonte Ibs)
3. L’istinto del predatore, Patterson James
2. Nebbia rossa, Cornwell Patricia
1. La carta più alta, Malvaldi Marco
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Qualche consiglio di lettura noir
Tempo di uccidere (Ennio Flaiano)
In un’Africa priva di esotismo e folclore, un tenente dell’esercito italiano cerca di un medico per via di un terribile mal di denti. Si allontana dal campo e si perde. Inizia così, praticamente per caso, quello che è stato definito il capolavoro di Flaiano. Casi fortuiti e banali fanno del protagonista un prigioniero nonché schiavo. Alla fine, comunque, un incidente gli fa incontrare una certa Miriam. L’amore, quindi, ma anche lo spettro di un omicidio e quello della lebbra. Eventi su eventi, tutti concatenati fra loro. Nel segno della cupezza.
Il tempo materiale (Giorgio Vasta)
Palermo, 1978. Tre ragazzini iniziano a guardare il mondo, nauseati dalla vita di provincia e dal provincialismo dell’Italia. Si trovano un nome di battaglia e progettano attentati. E li compiono, soprattutto. Un romanzo intenso, capace di fotografare un paese che passa dal bianco e nero del Carosello al colore acceso del sangue, ma anche una storia d’amore impossibile che finirà per infrangersi sullo scoglio dell’età adulta.
Il “Pensierismo” di Carlo Cavalli
Contemporaneamente.
Contemporaneamente, i due assistenti mi chiesero di spiegare il termine “Equipollente”.
Me la cavai per il rotto della cuffia.
Quella stessa cuffia che indosso, a distanza di quarant’anni, quando giro nei paioli una taragna e una farina gialla.
Equipolente.
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