Il Giappone come gli Usa
La Banca del Giappone ha lasciato invariato il costo del denaro allo 0-0,1%, questa mattina, al termine dei due giorni di riunione del comitato di politica moentaria.
La decisione, presa all'unanimità dai membri del direttivo, era largamente attesa dal mercato e segnala la volontà della banca centrale di attendere ulteriori evidenze delle conseguenze economiche del terremoto di marzo per decidere altre eventuali mosse espansive.
Inoltre il consiglio ha respinto, per otto voti a uno, la proposta avanzata dal vicegovernatore Kiyohiko Nishimura di espandere il fondo della BoJ per gli acquisti di asset e le operazioni di mercato da 40.000 a 45.000 miliardi di yen.
"La proposta di Nishimura, e il fatto che sia stata bocciata da un voto di maggioranza, è stata una sorpresa. É piuttosto raro nella storia della BoJ che la visione del governatore e dei vicegovernatori siano diverse" spiega lo strategist di Mitsubishi UFJ Morgan Stanley Securities Naomi Hasegawa. "Probabilmente Nishimura vede maggiori rischi rispetto agli altri nel medio e lungo termine derivanti dal terremoto".
Secondo gli esperti il focus è sul meeting del mese prossimo, nell'ambito del quale potrebbe essere deciso un ulteriore allentamento della politica monetaria giapponese, dopo gli interventi realizzati nei giorni immediatamente successivi al sisma dell'11 marzo.
"C'è una possibilità che la BoJ si orienti verso un allargamento del programma di acquisti di asset" nota ancora la Hasegawa.
Dott Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
www.lamiaeconomia.com