Dottor Luigi Langella
Mentre si discute ancora di quanto accaduto con i vaccini antinfluenzali Novartis, che sono stati ritirati per un difetto di efficacia presente in alcuni di essi, oggi si parla di un altro vaccino fondamentale, quello contro l’Hpv, cioè il papilloma virus.
L’Hpv è la causa primaria del cancro al collo dell’utero e può causare tumori anche all’esofago e alla laringe, e tumori benigni come il condiloma genitale.
I dati più recenti, presentati al XX Congresso mondiale della Federazione internazionale di ginecologia e ostetricia (Figo), ci dicono che 100 milioni di dosi del vaccino quadrivalente contro l’Hpv sono stati somministrati ma la copertura, in Italia deve aumentare.
Come ha ricordato anche il Ginecologo Luigi Langella, che ha sempre posto la sua attenzione sulla prevenzione, il traguardo del 90% della vaccinazione femminile, previsto per il 2012, non è stato raggiunto, essendosi attestato al 60%.
Inoltre sarebbe altrettanto importante diffondere il vaccino anche tra gli uomini per molteplici ragioni: serve a prevenire le neoplasie come i tumori orofaringei o i condilomi acuminati ed evita che gli uomini diventano veicoli di infezione nelle donne.
Va detto che la spesa sostenuta per la prevenzione diminuisce i costi dell’assistenza sanitaria, proprio perché l’efficacia del vaccino quadrivalente garantisce la salute di tanti pazienti. A proposito degli effetti collaterali, Luigi Langella si unisce al coro degli altri esperti internazionali, che criticano l’allarmismo che si fa su alcuni siti: in realtà gli Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine avvertono che l’unica evenienza nel giorno della somministrazione del siero è la possibilità di svenimento: del tutto normale in qualsiasi vaccinazione.
Occorre non avere timore e riconoscere l’utilità del vaccino contro l’Hpv, magari con un’opportuna campagna informativa che spieghi perché anche gli uomini dovrebbero interessarsi: l’unico modo per vincere la sfida che il papilloma virus ci pone, sfida che la medicina ora è in grado di affrontare.
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