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Il Giornale contro Benigni: “Ha copiato le battute da Spinoza”. Ecco come agisce la ‘macchina del fango’

Da Kobayashi @K0bayashi

Dopo averlo già attaccato ieri mattina, oggi mercoledì 10 novembre il Giornale della premiata ditta Sallusti-Feltri si presenta in edicola per il secondo tempo della randellata contro Roberto Benigni, reo evidentemente di aver calcato troppo la mano sul governo e su Berlusconi nella trasmissione di Fazio e Saviano “Vieni via con me”, andata in onda lunedì sera su RaiTre con ottimi risultati d’ascolto: l’evidente titolo in prima pagina, infatti, strilla dalla colonna di destra un inequivocabile “Benigni e la fabbrica del ciclostile: ha copiato le battute da un blog”, un articolo a firma di Felice Manti.

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A questo punto chi ha seguito la trasmissione, e in particolare il lungo monologo del comico e attore toscano, dovrebbe già sapere a cosa si sta riferendo il cronista del quotidiano milanese, anche se nel titolo d’apertura non viene specificato: lo stesso Benigni, infatti, proprio in mezzo al suo intervento ha ringraziato gli autori del blog-rivelazione Spinoza.it per una delle battute in esso contenute, evidentemente “presa in prestito” (almeno come spunto) dal premio Oscar proprio sulle pagine del sito. Citazione e ringraziamento sono testimoniati anche dal video caricato dalla Rai sul suo canale Youtube, al minuto 10:10

Tutto ciò non basta però a fermare il giornalista, che vuole montare il caso a tutti i costi e non teme evidentemente di attivare la cosiddetta “macchina del fango“, espressione quanto mai abusata negli ultimi giorni ma non per questo depotenziata nel suo penoso funzionamento: se il titolo in prima pagina restituisce un’istantanea decisamente ambigua dell’accaduto, infatti, il titolo a pagina 3 fuga ogni dubbio sulle reali intenzioni dell’autore del pezzo. “Il genio Benigni? Ha copiato le battute da un sito“.

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Poco importa che nel corpo del testo più di un indizio ribalti l’assunto iniziale, se nel frattempo il meccanismo di delegittimazione del comico è stato messo in moto: “Benigni come Luttazzi”, qualche allusione sparsa che derubrica il ringraziamento a tecnica per mettersi al riparo da maligne accuse; persino la didascalia alla foto recita “Colto sul fatto“, come se stessimo parlando di un criminale beccato in flagrante e non di un comico che ha correttamente (quanti fanno altrettanto?) citato i riferimenti di un paio di ‘prestiti’ per il suo show.

Nella ricostruzione degli eventi, per supportare la sua tesi, l’autore è costretto a buttare in mezzo i commenti dubbiosi degli utenti estrapolati direttamente dal forum di Spinoza, e già che ci siamo nel tritacarne finiscono pure le stesse battute: sia quelle evidentemente prese di sana pianta che quelle leggermente riadattate, ma anche quelle solo vagamente equiparabili (ad esempio quella sulla mafia e le escort: Spinoza cita le mignotte a Falcone, Benigni le due 18enni nel letto di Berlusconi). Tutto in un unico calderone, perché tutto fa brodo nel lento processo di delegittimazione.

La cosa curiosa, per altro, sta nel fatto che gli stessi selezionatori responsabili di Spinoza (Stefano Andreoli aka Stark e Alessandro Bonino aka ZioBonino) confermano che gli accordi con il comico fiorentino erano stati presi prima della trasmissione, tanto che i due erano anche presenti in studio al momento della messa in onda del programma. Dunque nessun plagio.

Nel forum di Spinoza, infatti, ZioBonino conferma l’accordo preventivo tra le parti e aggiunge, come se non bastasse, che gli autori delle singole battute saranno addirittura retribuiti per il loro lavoro d’ingegno. Un po’ esagerato per un furto di battute, no? Benigni, il ladro gentiluomo. Nello stesso articolo, inoltre, lo stesso Stefano Andreoli conferma la versione della collaborazione: “Eravamo tra il pubblico, da un po’ lavoriamo per lui”.

A che scopo, dunque, montare un caso sul nulla? Solo per farsi sbeffeggiare – con puntuali e incontrovertibili riferimenti – dalla blogosfera italiana? Non è dato saperlo. Tanto, nel frattempo, nella grande maggioranza dei casi il lettore medio avrà percepito solo quello che l’articolista avrebbe voluto far passare: Benigni copia, Benigni ruba le battute, Benigni è come Luttazzi (e quindi da condannare).

[clic per ingrandire - per l'articolo completo grazie a Roberto (gravitazero)]

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