Ben è vero che in una miriade di dati l’errorazzo sfugge, questi però sono i candidati alle regionali del maggior partito cremonese e confondere una donna con un uomo non fa un bell’effetto. Poi insistere nell’oscurare e poi togliere voti a Maura Ruggeri sembra di pessimo gusto. Sarà il solito refuso dalla precisione micidiale.
Nella pagina dedicata alle elezioni regionali vinte dalla minoranza Maroni dunque il giornale La Provincia di cremona, che ha dato ampio spazio alle iniziative di Pizzetti e cavazzini, cancellando o quasi Agostino Alloni se non per dire che era inquisito (per un pasto e qualche corsa in taxi, mentre in Provincia si presentano fatture incomprensibili per “spese di rappresentanza” che possono essere equivocate, dato che “gadget” non è necessariamente un oggetto di rappresentanza), inserise un tabellone dai dati bizzarri.
Ivana cavazzini risulta la più votata nel Pd on 5.285 voti (ma quelli sono i voti di Alloni), Alloni figura secondo anziché primo e unico eletto del Pd mentre i voti di Maura Ruggeri restano nel limbo. ce li diranno mai?
E’ stato eletto anche il superciellino carlo malvezzi. Gli ha portato fortuna la messa del vescovo per comunione e liberazione il giorno 25.
Qui ci vuole un premio Boycott per questo allegro quotidiano. Boycott era il simpaticissimo americano che buttava via il thé pur di portarlo sulle navi dirette in Inghilterra. crepino gli inglesi e il loro maledetto thé (per loro prodotto d’importazione). Il boicottaggio divenne un potente strumento di lotta politica estrema.
La simpatia del giornale per la cavazzini si può capire, ma se non è stata eletta si può anche ammetterlo! Sarà per un’altra volta. Maura Ruggeri ha comunque ricevuto un sostegno assai forte dagli iscritti, dagli amici, simpatizzanti, da chi la conosce per l’attività come assessore e come capogruppo. Quindici anni ben spesi e un bell’esempio per tanti.
Non sempre i migliori vincono: ovvio. Anzi la campagna elettorale è il modo peggiore per eleggere un governo, come ha sostenuto un brillante docente dell’Università di Torino vicino a Pier Luigi Bersani.
Agostino Alloni resta consigliere regionale. Qualcuno si sorprende?